A Luzzatto Fegiz il Premio Casanova del Castello di Spessa

Il Piccolo - 3 luglio 2017

È andato ad un Mario Luzzatto Fegiz letteralmente osannato dall’applauso a scena aperta della folla presente il Premio Casanova 2017. La cerimonia si è svolta l’altra sera nella consueta ed elegante cornice del Castello di Spessa di Capriva. Si è trattato della 15.ma edizione della manifestazione promossa dall’associazione Amici di Casanova, dal Castello di Spessa stesso e da Banca popolare di Cividale.

Il riconoscimento nelle mani del noto critico musicale è stato consegnato dal presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, al termine della lezione–performance “La seduzione della musica” allestita da Fegiz appositamente per la serata. La lectio di Fegiz ha spaziato da Casanova al “Caruso” di Dalla, passando per Alan Parson.

Michela Del Piero, presidente della Popolare di Cividale ha offerto in dono allo stesso Fegiz la medaglia del Premio Casanova, mentre il patron del Castello di Spessa, Loretto Pali, una scenografica Magnum del Casanova di Spessa. Fegiz ha conquistato il Premio Casanova perché ha «pionieristicamente avvicinato i lettori dei giornali alle seduzioni della musica “non colta”, testimoniandone e divulgandone la forza, l’impatto sociale e l’incidenza nell’evoluzione del nostro tempo. Artefice e interprete di un mestiere seducente come pochi altri, Fegiz ci ha sedotto con recensioni, interviste, aneddoti legati alle icone leggendarie del pop, della canzone d’autore e della buona musica».

«Dal 2003 – ha detto Del Piero – la Popolare di Cividale sostiene il premio Casanova assieme alla Pali wines per dare un riconoscimento alle eccellenze nei vari campi dell’arte e del sapere come omaggio a Giacomo Casanova che qui soggiornò due mesi. Mario Luzzatto Fegiz, triestino d’origine, è eccellenza regionale che ha impresso alto contributo nell’ambito delle sue competenze a livello nazionale e internazionale». A conclusione un talk enoico condotto per la quinta edizione da Daniele Cernilli che ha visto intervenire il giornalista Bruno Pizzul, l’enologo Enrico Paternoster, il giornalista Antonio Tavarozzi e la blogger Chiara Marchi. (m.f.)

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