EuroregioneNews – 10 luglio 2017
Le prossime tappe per arrivare a uno sviluppo sostenibile dell’Europa sono state illustrate a Bruxelles, al Forum sulla cooperazione decentrata delle Regioni e delle città per lo sviluppo, dal presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop, nella sua veste di componente del Comitato delle Regioni dell’Unione europea.
La relazione si è incentrata sul ruolo degli enti locali e regionali come responsabili politici e attori dell’attuazione degli SDGs, gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030, che è il programma con 17 obiettivi e relative priorità per un futuro sostenibile dell’Europa e le azioni per giungere a questo traguardo.
Tra gli obiettivi ve ne sono due per il cui perseguimento i governi locali esercitano funzioni fondamentali: il numero 10 teso a ridurre le disparità tra territori, e l’11 che riguarda le scelte fondamentali di pianificazione urbanistica, trasporto, welfare sociale e riconduce a stili di vita ispirati al modello della sostenibilità.
Non va trascurato il fatto che, comunque, anche tutti gli altri obiettivi di Agenda 2030 richiedono, per essere realizzati, il contributo fondamentale delle autorità regionali e locali, che sono il livello di governo più appropriati per collegare gli obiettivi dell’Ue e delle Nazioni Unite a quelli delle comunità locali.
Il presidente Iacop ha pertanto sottolineato come sia indispensabile che Regioni ed enti locali siano protagonisti di questa fase, vista la loro vicinanza ai cittadini e la capacità di contribuire a recuperare il consenso nei confronti delle istituzioni europee e del progetto di integrazione. “La sussidiarietà – ha affermato – rappresenta la soluzione ottimale per le politiche indirizzate a costruire un futuro sostenibile e a integrare priorità, obiettivi e Fondi di coesione”.
“Per far fronte alla complessità dello sviluppo sostenibile e per combattere le povertà – ha aggiunto Iacop – non bastano le politiche e i programmi calati dall’alto, gestiti a livello centrale, ma serve una redistribuzione delle responsabilità e l’autonomia necessarie a dare le corrette risposte ai grandi temi sociali”.
Nella successiva tavola rotonda, e alla conclusiva Assise generale, il presidente Iacop ha sviluppato nel dettaglio le azioni in cui si declinano gli obiettivi, che possono essere sintetizzati nel miglioramento delle politiche rivolte al sociale, all’economia, all’ambiente e al territorio.
Le autorità regionali e locali dovranno quindi lavorare per migliorare la capacità gestionale, favorire l’emergere di una società civile, esigente e consapevole, sviluppare una pianificazione urbana e territoriale integrata, favorire la creazione di posti di lavoro, promuovere piani di sviluppo sostenibile, guidare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, favorire la definizione di piani di mobilità urbana sostenibile, riconoscere e promuovere il ruolo della cultura, il tutto con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti coloro che sono in grado di contribuire al raggiungimento di questi obiettivi.
A margine del Forum, il presidente Iacop ha incontrato il direttore della cooperazione e consigliera del Primo ministro di Capo Verde, Francisca Ines Dos Santos, con la quale sono state ipotizzate possibili iniziative di cooperazione, soprattutto nell’ambito dell’agricoltura e della pesca.
Iacop ha avuto così modo di illustrare i progetti realizzati dal Friuli Venezia Giulia e in corso di realizzazione in Argentina – come quello sull’irrigazione, i cui contenuti sono stati esposti dal sindaco di Avellaneda di Santa Fe, Dionisio Fernando Scarpin – e la recente iniziativa di Nicosia, che ha visto ospiti nella nostra regione i sindaci delle principali città della Libia approfondire ogni aspetto legato alla pesca.