(ACON) Udine, 29 set 2017 – MPB – Il presidente del Consiglio Franco Iacop è intervenuto a Udine alla consegna dell’International Award of Photography istituito dal CRAF – Centro di ricerca e archiviazione della fotografia, e patrocinato dalla presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, quest’anno assegnato alla giovane fotografa iraniana Newsha Tavakolian per la profondità della sua indagine fotogiornalistica. Una indagine condotta – è stato sottolineato – ponendo attenzione sull’intenzionalità e la determinazione che guida l’azione fissata dall’obbiettivo e che emerge dai suoi ritratti sia di donne combattenti che di gente comune.
L’assegnazione di questo importante riconoscimento, nella città che ha dato i natali a Tina Modotti, a una giovane donna che con la fotografia si è affermata, riuscendo a trasmettere messaggi forti senza cedere al sensazionalismo, ma offrendo con il suo lavoro uno spaccato di realtà a noi vicine colte con uno approccio personalissimo, acquista una valenza ulteriore e sottolinea quanto importante sia il contributo dello sguardo femminile sul mondo – ha affermato Iacop esprimendo compiacimento per la scelta operata dal CRAF e soffermandosi quindi sul valore del Centro al quale, con una legge, è stato riconosciuto il ruolo di riferimento regionale.
Una dimensione regionale che si manifesta anche nella collaborazione con i Civici Musei udinesi e che si apre allo scenario nazionale con l’importante collaborazione avviata da qualche mese con il ministero per la cultura per il recupero e la valorizzazione degli archivi fotografici nazionali.
L’International Award of Photography infatti per la prima volta viene assegnato a Udine, città che vanta nei Civici Musei un archivio fotografico di enorme ampiezza e dove la fotografia è una delle arti più coltivate. Una base importante per coltivare proficuamente una collaborazione con il CRAF.
A sottolinearlo negli interventi anche il sindaco di Udine Furio Honsell, insieme con l’assessore comunale alla cultura Federico Pirone, il sindaco di Spilimbergo Enzo Francesconi a rappresentare la città sede del CRAF, il presidente del Centro Angelo Bertani e Lorenza Bravetta consigliera del ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale.
Il premio, giunto alla 22 edizione con un albo d’oro che racconta grandi pagine della storia della fotografia contemporanea, celebra dunque la giovane fotografa che ha documentato la guerra in Irak e in Libano, il terremoto in Pakistan e molti altri avvenimenti nazionali e internazionali, ma che ha cominciato sedicenne, ed è stata la più giovane fotografa a documentare la rivolta degli studenti.
Uno sguardo il suo in particolare sul Medio Oriente che attraverso i suoi scatti, pubblicati anche dal New York Times, da Stern, Newsweek, Le Figaro e Time Magazine è apparso in maniera inedita sulle pagine delle riviste e dei giornali occidentali.
Già vincitrice del National Geographical Society Award (2006)l’anno scorso è entrata a far parte della prestigiosa Agenzia Magnum ma è anche la cofondatrice , con altre fotogiornaliste di Sudafrica, Georgia, Brasile e Spagna della piattaforma EVE ispirata alla fotografia e dedicata ai problemi delle donne del mondo. Tra i suoi lavori più recenti figurano le “Madri dei martiri” a documentare la situazione che accomuna molte donne iraniane madri dei martiri della rivoluzione, morti nella guerra con l’Iraq.
Ma Nwesha Tavakolian, ritirando il riconoscimento, presenti anche i suoi genitori, ha dichiarato di sentirsi, pur avendo ricevuto molti premi, sempre una principiante impegnata a mettere a fuoco la realtà. Un invito che ha rivolto anche ai giovani perché nel guardare il mondo e le cose abbiano sempre questo atteggiamento, nella consapevolezza del ruolo che ha l’arte nella comprensione delle cose.
Una selezione delle immagini da lei realizzate è stata inaugurata al termine della premiazione alla Galleria Tina Modotti dove resterà esposta fino al 29 ottobre.