Udine, 18 ottobre 2017. “Conoscere e diffondere elementi di conoscenza rispetto agli strumenti, alle opportunità e alle progettualità in essere, ragionando al contempo sulle diverse declinazioni territoriali e i diversi livelli istituzionali che regolano e promuovono le politiche di sviluppo è la prima esigenza. Essere informati sulle opportunità finanziarie offerte dall’Unione per la realizzazione di progetti d’innovazione socio economica è una precondizione. Capire come e quanto possano interagire ed essere complementari le politiche europee, quelle nazionali e quelle regionali, è altrettanto importante”.
“Cito un dato su tutti: l’Unione Europea destinerà 454 miliardi di euro fino al 2020 per diminuire le disparità e sostenere la crescita nelle Regioni Europee. Capire come e dove saranno allocate queste risorse per le imprese significa orientare le proprie azioni di internazionalizzazione. Vi è poi un altro tema, che impatta concretamente sulle procedure necessarie ad assicurarsi le provvidenze destinate alle nostre aziende, specialmente nei settori della ricerca, innovazione e quindi dell’industrializzazione, che talvolta paiono complesse, soprattutto per le piccole e medie imprese”.
Lo ha dichiarato Matteo Tonon, presidente di Confindustria Udine, aprendo a palazzo Torriani il convegno sul tema: “La politica del cambiamento per l’Europa che cresce. Le politiche regionali ed il sostegno alla competitività delle imprese” promosso dall’Associazione nell’ambito del ciclo di appuntamenti ‘Scenari di Realtà Industriale’.
L’incontro è ruotato attorno alla presentazione da parte dei rispettivi autori di due libri: “Internazionalizzazione delle imprese” di Raimondo Schiavone e Silverio Ianniello ed “Europa 2020. Lo sviluppo locale e le politiche territoriali dell’Unione europea” di Graziano Lorenzon.
Il volume “Internazionalizzazione delle imprese”, che rappresenta una sorta di bussola per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso complesso e ricco di insidie come quello, appunto, della internazionalizzazione, raccoglie i contributi di autorevoli professionisti nei campi dell’economia, della finanzia, dell’impresa, del diritto, della comunicazione e del commercio internazionale. Nella prima parte vengono esaminati i profili generali dell’internazionalizzazione, con un focus sugli strumenti europei, nazionali e regionali a disposizione degli imprenditori.
Nel libro “Europa 2020. Lo sviluppo locale e le politiche territoriali dell’Unione Europea” Lorenzon propone, invece, un lungo ragionamento sulla formulazione delle politiche europee e sul possibile ruolo attivo sia dei “territori deboli” che delle piccole e medie imprese. Partendo da questa prospettiva, l’autore ha offerto ai presenti in sala una lettura dei fenomeni di cambiamento legati al processo di integrazione europea e di globalizzazione. “E’ un lavoro – ha spiegato Lorenzon – che vuole stimolare una riflessione sulla relazione tra modelli di sviluppo, obiettivi di crescita economica sostenibile e sulle necessità di ragionare su una policy a diverse ‘scale’ e una governance multilivello”.
Il convegno ha poi offerto, con gli interventi di Derna Del Stabile, di Interna Contract spa di Feletto Umberto, e Raffaele Fantelli, di Kito Chain Italia srl di Fusine, due interessanti testimonianze aziendali di esperienze di successo, rispettivamente nei processi di internazionalizzazione e nei processi innovativi.
La riflessione conclusiva dell’incontro è stata affidata a Franco Iacop, presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. “L’internalizzazione – ha rimarcato Iacop – è per le nostre aziende un presupposto fondamentale per integrare e integrarsi nella competizione globale. Le opportunità offerte dai finanziamenti dei fondi europei combinati con i numerosi strumenti messi a disposizione dalla nostra Regione costituiscono peraltro un mix ideale per far crescere, anche sul nostro territorio, imprese competitive a livello internazionale pronte a cogliere risultati importanti”.