2º Conferenza tutela friulano: pres. Iacop chiude i lavori

2º Conferenza tutela friulano: pres. Iacop chiude i lavori(ACON) Udine, 2 dic 2017 – RCM – Uniti nelle diversità è lo slogan dell’Unione europea che il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha ricordato ai partecipanti in chiusura di Conferenza e parlando del Comitato delle Regioni europee quale luogo dove si incrociano tutte le identità e dove confrontarsi significa capire come sono fatte le une e le altre.

La lingua friulana, ma tutte le lingue minori, sono una ricchezza, un patrimonio da salvaguardare. Tra le Regioni e lo Stato si è avviato un confronto per ampliare l’attenzione verso le culture locali e grazie ai documenti dei 4 gruppi di lavoro di questa Conferenza anche il Consiglio regionale del FVG potrà, su quelle basi e coordinandosi con l’Esecutivo regionale, costruire un documento da tenere in considerazione, come un Piano da cui partire per adeguare le leggi di tutela.

Purtroppo c’è l’idea – sbagliata – che un politico che parla in madrelingua lo faccia per sostenere cause personali anche se, invece, sono di portata regionale. All’opposto, qui oggi abbiamo affermato la dignità del friulano come lingua veicolare da valorizzare, e ciò grazie al lavoro di realtà come la Filologica, l’Arlef, il mondo della scuola. C’è una presa di coscienza forte in tal senso e noi istituzioni ne abbiamo la responsabilità, lo dobbiamo inserire tra i nostri impegni verso la comunità.

Per il presidente Iacop anche il fatto che il 30% degli iscritti nelle scuole sia formato da figli di stranieri è una opportunità per avere un numero maggiore di giovani che parlano friulano, perché questo significa integrazione.

Però non possiamo fare paragoni con l’Alto Adige o con altre realtà minoritarie e speciali – ha affermato Iacop – perché siamo tutti diversamente “diversi”, le nostre specialità sono diverse, le ragioni per cui lo siamo sono diverse. Attraverso l’Arlef, con sostegni adeguati, la Regione terrà monitorata la diffusione e la tutela della lingua friulana e dunque l’applicazione della legge regionale 29/2007.

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