Messaggero Veneto – 7 gennaio 2018
Raccolti 101 mila euro per rifare la struttura distrutta dal terremoto. Il vice sindaco umbro a Urbani: per noi è una iniezione di fiducia
Gemona. Solidarietà e futuro sono stati i preamboli dell’Epifania gemonese. Ieri mattina, prima della manifestazione del Tallero, che ha richiamato, come di consueto molta gente, l’amministrazione comunale ha consegnato ufficialmente il suo contributo al Comune terremotato di Norcia, e allo stesso tempo ha presentato il futuro progetto per la realizzazione di un corso accademico a Gemona che affronti il tema delle calamità, per sviluppare quella conoscenza fondata sull’esperienza che aiuti le comunità ad affrontare in futuro le emergenze che purtroppo sempre di più colpiscono l’Italia.
A palazzo Boton, la giornata si è aperta con la consegna da parte del primo cittadino Paolo Urbani del contributo di Gemona al vice sindaco di Norcia Luigi Altavilla: «Ci eravamo impegnati – ha detto Urbani – a raccogliere 100 mila euro che serviranno per ricostruire la sala consiliare di Norcia: oggi consegniamo la seconda tranche da 68 mila euro messa a disposizione dal Comune, che si aggiunge alla prima da 33 mila euro, raccolta invece dalla nostra comunità. A Norcia abbiamo trovato un paese fiducioso nell’intraprendere lo sforzo della ricostruzione».
Per il vice sindaco della cittadina del Centro Italia Luigi Altavilla, quel dono ha il significato di un rapporto di amicizia sincero che si è creato: «Siamo felici – ha detto – di poter ricostruire la nostra sala consiliare, luogo del dibattito e di confronto: attualmente, siamo costretti a utilizzare un container. Questo rapporto ha già prodotto scambi importanti come quelli gastronomici, ma per noi Gemona è al primo posto per la spontaneità con cui avete agito: vedere la vostra bella città, come è stata ricostruita, per noi è un’iniezione di fiducia».
Accanto ai saluti del presidente del consiglio regionale Franco Iacop e del presidente del consiglio provinciale Fabrizio Pitton, si sono aggiunti anche quelli dei sindaci di Quistello Luca Malvasi e di Fossa Fabrizio Boccabella, altri due Comuni terremotati a cui Gemona ha dato il suo contributo: un aiuto e una solidarietà che ha creato dei forti rapporti in questi anni, tanto è vero che per gli amministratori di Fossa quella di ieri era la quinta edizione del Tallero a cui partecipavano.
Se il dramma di una calamità non è qualcosa di semplice da affrontare, di certo la capitale del terremoto friulano ha saputo fare tesoro di quella difficile esperienza, dalla quale oggi nasce un’idea per il futuro: un corso realizzato in collaborazione con l’università di Udine che approfondisca quel tema per metterlo a disposizione delle future generazioni.
«L’obiettivo – ha detto Stefano Grimaz in rappresentanza dell’ateneo friulano – è lavorare per costruire le capacità che ci aiuteranno ad affrontare le nuove sfide, mettendo in rete le città. Ora, la nostra proposta è istituire un comitato promotore che dia corpo alle reti di città e avvii un piano di azione già quest’anno con la prossima summer school».