Messaggero Veneto – 19 gennaio 2018. Di l.a.
L’Istituto scolastico comprensivo di Premariacco ha finalmente un nome e si distingue per pionierismo: è la prima realtà didattica, infatti, a onorare la memoria della fotografa Tina Modotti, figura fortemente simbolica e perfetta espressione dell’orgoglio e della creatività del Friuli.
Mercoledì mattina, nel palazzo della Provincia, a Udine, l’intitolazione ufficiale, alla presenza dell’assessore regionale Maria Grazia Santoro, del presidente del consiglio del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, dell’assessore provinciale Beppino Govetto e dei sindaci dei tre Comuni del Comprensivo (Roberto Trentin per Premariacco, Daniela Briz, prima cittadina di Remanzacco, ed Enrico Basaldella per Moimacco), nonché di relatori che hanno tracciato un accurato ritratto della grande artista e attivista.
«Si corona, in questa occasione, un percorso partito molto tempo fa», ha dichiarato Mariagrazia Santoro, sottolineando l’importante ruolo di una «cittadina del mondo».
«Avevamo bisogno di una identità – ha rimarcato la dirigente scolastica Maddalena Venzo -. Questa giornata suggella un lavoro che la nostra scuola, da sempre attenta alla creatività, alle lingue straniere, all’inclusività, porta avanti ormai da diversi anni».
Sul banco dei relatori anche Paolo Ferrari, docente di storia contemporanea all’Università di Udine, Laura Branciforte, in organico all’Università Carlo III di Madrid e biografa dell’artista, e Gianpaolo Gri (già professore di antropologia culturale all’ateneo udinese), il quale ha posto l’accento sulla «sensibilità di Tina Modotti verso i ragazzi».
«Sensibilità maturata – ha spiegato il docente – fin da piccola, quando lavorava in filanda, a Udine, e che ha rafforzato in Spagna, abbandonando la sua macchina fotografica per aiutare gli altri e passando così dalla dimensione dell’immagine alla vita vera e reale».