Trieste, 25 gennaio 2018 – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ieri ha aderito alla “Carta di Pordenone – Media e rappresentazione di genere”.
È stato il presidente del Consiglio Franco Iacop a sottoscrivere il protocollo d’intesa, che si propone di promuovere una rappresentazione rispettosa della dignità della persona nell’ambito dell’informazione e della comunicazione.
Alla cerimonia erano presenti: Guglielmina Cucci, assessora alle Pari opportunità del Comune di Pordenone; Annamaria Poggioli, presidente della Commissione regionale Pari opportunità; Chiara Cristini, presidente del Tavolo tecnico della Carta di Pordenone; Mara Piccin, consigliera regionale LN; Renata Bagatin, consigliera regionale PD; rappresentanti di Voce Donna Pordenone, Centro antiviolenza; Paola Dalle Molle, giornalista, consigliera nazionale dell’Ordine Giornalisti del Friuli Venezia Giulia; Cristiano Degano, presidente dell’Ordine Giornalisti del Friuli Venezia Giulia; Alessandro Martegani, segretario dell’Assostampa FVG.
La Carta di Pordenone coinvolge diversi soggetti istituzionali, enti e associazioni – sono stati una cinquantina a promuoverla e a partecipare all’atto costitutivo l’8 luglio 2015 – e ha come finalità la promozione di un’immagine equilibrata e plurale di donne e uomini, superando e contrastando gli stereotipi di genere nei media.
L’accordo intende inoltre favorire la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, pari opportunità, di riconoscimento e valorizzazione delle differenze, consapevoli del fatto che una comunicazione responsabile e la sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici possono contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e a sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei loro ruoli nella società.
Il documento era stato sottoscritto l’8 luglio 2015 nella sala rossa del municipio di Pordenone alla presenza del sindaco e dell’assessore alle pari opportunità.
Da ilfriuliveneziagiulia.it
Per approfondire: comune.pordenone.it
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