Roma, 13 febbraio 2018 – Ulteriore valorizzazione delle attività della sede regionale Rai per il Friuli Venezia Giulia in termini di produzione di notiziari informativi e di programmi radiofonici e televisivi, anche nelle lingue minoritarie. Sarà questo il punto qualificante della nuova convenzione tra Regione Friuli Venezia Giulia e Rai, il cui rinnovo potrà essere siglato nei prossimi mesi dopo l’approvazione del contratto di servizio stipulato dalla Rai con il Governo, che indica le attività di servizio pubblico.
La convenzione scade infatti a fine aprile e ieri a Roma, convocato dal Corecom, il Comitato regionale delle comunicazioni, si è riunito il tavolo di confronto Rai-Regione FVG per gettare le basi del documento, che potrà essere definito nel dettaglio dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, attesa nel prossimo mese di marzo, del contratto di servizio. All’incontro, presente il presidente Corecom FVG Giovanni Marzini, hanno preso parte per la Rai il direttore relazioni istituzionali Fabrizio Ferragni, il direttore coordinamento sedi regionali ed estere Luigi Meloni e il responsabile della sede per il Friuli Venezia Giulia Guido Corso. La Regione era rappresentata dal presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop.
Ne è emerso un impegno concreto a procedere, in maniera partecipata e condivisa, alla stesura della nuova convenzione, che avrà valenza quinquennale e che prevede dunque, oltre alla produzione di programmi realizzati da e per il territorio, anche format di respiro internazionale, come Est-Ovest, nonché la realizzazione di una rafforzata programmazione televisiva in friulano – da affiancare alla produzione di programmi in lingua slovena – a cui potrà collaborare l’Arlef, l’Agenzia per la lingua friulana. A tal proposito il presidente Iacop ha dichiarato che ”rilanciare il valore dell’informazione attraverso le lingue minoritarie significa prestare attenzione alle minoranze linguistiche presenti sul nostro territorio e al contempo rafforzare la specialità del Friuli Venezia Giulia. Grazie a questo documento possiamo dare ulteriore attuazione alla legge 482/1999 e valorizzare un patrimonio culturale che nella nostra regione è rappresentato dal friulano e dallo sloveno che a pieno titolo possono ora entrare nella programmazione della Rai”.
Dunque un’attività significativa e in sviluppo, nel solco di una tradizione di qualità delle produzioni della Rai regionale, frutto di grande professionalità e garanzia di pluralità e trasparenza nello svolgimento del servizio pubblico. E nello spirito statuario di una Regione che deve la sua specialità proprio al respiro multiculturale e multilinguistico. Nel corso del tavolo Rai- Regione FVG si è parlato anche delle esigenze di ammodernamento e adeguamento delle strutture tecniche dopo il passaggio al digitale, con l’impegno dei vertici Rai in questa direzione, e dell’opportunità di una definizione condivisa dell’utilizzo delle risorse che lo Stato mette a disposizione della sede regionale ai sensi del contratto di servizio.
Affrontato anche il tema della copertura del segnale digitale, che non raggiunge ancora alcune zone periferiche del Friuli Venezia Giulia. Su questo aspetto è stato rimarcato l’impegno finanziario dell’Amministrazione regionale che consente la diffusione del segnale del servizio pubblico via satellite e mette a disposizione ricevitori satellitari Tivù Sat.
In sostanza si è trattato di un confronto molto positivo, dal quale è emersa la comune volontà di puntare nella nuova convenzione a obiettivi che, recependo le istanze delle parti, qualifichino ulteriormente il ruolo della Rai regionale come servizio pubblico anche in una proiezione transfrontaliera, nella valorizzazione delle minoranze linguistiche e con uno sguardo verso l’area dei Balcani.