Chiti e l’appello a scegliere il Pd «È l’unico modo per essere utili»

Messaggero veneto – 22 febbraio 2018

Votare centrosinistra significa, questa volta, scegliere soltanto il Pd perché «è l’unica possibilità consentita dalla legge elettorale per non esprimere esclusivamente un voto di rappresentanza, bensì un contributo utile a impedire che il Paese finisca nelle mani dei populisti oppure di un centrodestra a trazione lepenista».

Vannino Chiti non ha votato la fiducia alla legge elettorale – «e mi è pesato parecchio non appoggiare il Governo che continuo a sostenere» -, ma ormai che il “danno” è fatto, tira diritto e mantiene il punto. Il senatore dem sarà oggi in Fvg per tre incontri elettorali – alle 11.30 al caffè San Marco di Trieste assieme a Franco Iacop e Roberto Cosolini, nel pomeriggio a Palmanova con Iacop e Francesco Martines e alle 18 a Udine al caffè Caucigh per confronto con i giovani su democrazia e futuro per tirare la volata ai candidati dem. «Non cambio idea- ha spiegato Chiti -. Il Rosatellum-bis è sbagliato per due motivi. In primo luogo perché se è vero che nessuna legge elettorale assicura a una parte oppure all’altra la vittoria, questa legge porta con sé il grosso rischio di uno stallo post-voto. In più, come avevo chiesto in Aula, ci sarebbe stata la necessità della seconda scheda, oppure almeno del voto disgiunto, per consentire, quantomeno, una sorta di desistenza a sinistra nei collegi. Oggi, però, siamo di fronte a tre scelte».

Fondamentali, secondo Chiti, per il futuro del Paese. «L’elettore può premiare un movimento – ha continuato – come il M5s che rappresenta una variante dei populismi europei. Un partito che non è in grado di governare le città, figuriamoci il Paese. Oppure può scegliere una destra che, purtroppo, non ha le sembianze di quelle europee, ma che è trainata da due movimenti come Lega e Fratelli d’Italia fortemente lepenisti. Poi ci siamo noi che abbiamo dimostrato di saper fare rialzare la testa al Paese, trainare la ripresa economica, come si è visto negli ultimi mesi, e premere nel campo dei diritti».

Votare Pd, in altre parole, per quanto Chiti abbia in testa alcune modifiche future nel partito. «Sono davvero convinto che il Pd – ha concluso – rivesta un ruolo fondamentale nella vita italiana e delle sinistre europee, ma credo anche che a distanza di 10 anni abbia bisogno di una sorta di tagliando. E penso, in particolare, a livello di statuto e degli organismi interni per riuscire a garantire, con maggiore efficacia, spazio di reale rappresentanza, anche istituzionale, a tutti i territori del Paese», (m.p.)

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