Trieste, 23 feb 2018 – I sindaci di Benghasi, Abdurahman M. Elabbar (assieme al consigliere diplomatico Faraj Najem) e di Tripoli Abdlrauf Beitelmal, in Friuli Venezia Giulia per l’avvio del progetto PATH-DEV, nella seconda giornata di permanenza hanno avuto un incontro istituzionale con i vertici del Consiglio regionale, in persona del presidente Franco Iacop, della Prefettura, della Camera di commercio italo-libica e di Informest, cui sono seguiti ulteriori approfondimenti tematici con le Camere di commercio e le aziende del territorio, che si concluderanno domani (sabato 24 febbraio) con le ultime visite e incontri con gli operatori economici del FVG.
Il progetto PATH-DEV si inserisce nell’”Iniziativa Nicosia” ed è un’azione pilota – promossa a livello comunitario dal Comitato delle Regioni – nel settore della pesca per uno sviluppo economico delle municipalità della Libia, grazie al quale sono state finanziate le prime attività di formazione nella certificazione e nei controlli sulla filiera della pesca.
Nel corso dell’incontro istituzionale, da parte del Consiglio regionale è emersa la volontà di proseguire nell’impegno a sostegno di questa iniziativa e delle attività a essa connesse, come tassello importante al completamento del processo di pacificazione della Libia e di ulteriore sviluppo dei rapporti fra le comunità.
Da parte ministeriale, ha sottolineato il Prefetto, si guarda con grande favore e interesse a questo progetto. La delicatezza dal mar Mediterraneo e le problematiche che contiene possono essere superate solo lavorando assieme a aiutandosi reciprocamente.
Da parte libica è stata espressa grande soddisfazione per quanto realizzato finora. I programmi proposti in questi giorni a Trieste aprono spiragli di grande speranza, nella consapevolezza di aver trovato persone che comprendono la difficile situazione libica, un Paese che ha visto distrutte molte infrastrutture, attività e messi in ginocchio interi settori produttivi come la pesca.
C’è un pressante bisogno di ricostruire quanto è stato distrutto e programmi come questo specifico per la pesca contribuiranno senz’altro a far fare alla situazione un decisivo salto di qualità.
La Libia vuol allargare le collaborazioni anche con altre Regioni italiane, si propone come partner priviliegiato anche grazie alla vicinanza geografica, e intende coinvolgere l’Italia in un programma di recupero di un patrimonio storico architettonico che l’attuale situazione interna sta minando in modo preoccupante.
Informest – in conclusione – ha illustrato nel dettaglio lo schema del progetto.