Il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop è stato nominato a Bruxelles relatore nel parere sul pacchetto di allargamento dell’Unione europea ad altri Paesi, un lavoro che il presidente porterà avanti fino all’assemblea plenaria di dicembre 2018 per quella che dovrà essere una prospettiva di allargamento credibile che consiste in una strategia di successo europea per l’annessione di nuovi Stati membri nel medio termine, strategia che pone l’attenzione sul ruolo della legge, dei diritti fondamentali e della lotta contro la corruzione e il crimine organizzato e sulla stabilità generale della regione.
Il Comitato delle Regioni ha dunque riconosciuto al presidente Iacop il lavoro portato avanti in questi anni nelle relazioni internazionali che hanno visto più volte protagonista il Friuli Venezia Giulia e l’esperienza acquisita.
“Continuo a sostenere che la Regione deve essere protagonista all’interno dell’Unione Europea ed è evidente che questa strategia riguarda le autorità regionali e locali da vicino, specie quelle dell’Adriatico, che con i Balcani hanno in corso relazioni di cooperazione decentrata e partenariato – afferma Iacop – sono stati numerosi i Programmi e i Progetti attivati e portati a termine nella nostra Regione per la cooperazione e molti di essi hanno interessato i Balcani occidentali e la Turchia”.
La Regione ha già approvato il proprio Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e fra le aree geografiche prioritarie e Paesi di intervento si annoverano in particolare il Sud est Europa, i Paesi candidati: Serbia, Montenegro, Fyrom, Albania, ma anche la Turchia, i Paesi potenziali candidati: Bosnia Erzegovina, Kosovo.
“In questo contesto – prosegue Iacop – in linea con un’azione già avviata nei paesi che stanno perseguendo un processo di integrazione nell’Unione europea, viene assicurato sostegno a specifici programmi di assistenza tecnica rivolti all’institutional building per la crescita delle competenze necessarie all’accesso e alla gestione dei fondi previsti dallo Strumento di Pre-adesione (IPA)”.
Tutto questo con il coinvolgimento delle più importanti realtà del territorio dagli gli Enti locali, alle agenzie di sviluppo, le associazioni di categoria, il sistema camerale, le Università e loro Consorzi, i Parchi scientifici e tecnologici, la società civile organizzata.
“Ritengo di poter dare un contributo fondamentale a favore della maggiore inclusione della dimensione territoriale nel processo di allargamento dell’UE, promuovendo sempre più il dialogo politico tra le autorità locali e regionali dell’UE e dei Paesi dei Balcani promuovendo possibili sinergie fra i territori” conclude.