Il presidente Iacop: “istituzioni in prima linea per assicurare salute e tutela ai lavoratori e formazione di alto livello”
Udine, 16 aprile 2018. Il presidente del consiglio regionale Franco Iacop ha partecipato ieri al 46° convegno regionale dei Maestri del Lavoro del Friuli Venezia Giulia organizzato nella Chiesa del Cristo a cui hanno preso parte gli insegnanti e gli allievi dell’istituto statale istruzione superiore Arturo Malignani, del centro formazione professionale Bearzi e dell’Enaip, ente Acli istruzione professionale del Friuli.
In occasione del convegno e della messa, sono stati ricordati i caduti del 28 febbraio 1940 ad Arsia (Croazia), il più grande disastro minerario italiano, in quello che allora era territorio italiano, dove persero la vita 185 minatori di cui tre della provincia di Udine, e dove i feriti furono 147.
“Vittime, quelle di Arsia, di una tragedia poco conosciuta ma che è doveroso ricordare – ha detto Iacop -. Leggiamo quotidianamente sulle pagine di cronaca di incidenti sul lavoro, tragedie di chi perde la vita per svolgere il proprio mestiere – ha affermato il presidente – non possiamo limitarci a prenderne atto, è compito delle istituzioni garantire la piena applicazione delle legge 626, promuovere la qualità del lavoro e il diritto a svolgerlo in piena sicurezza. La regione deve essere in prima linea per assicurare salute e tutela ai lavoratori. Ricordare la tragedia di Arsia – ha aggiunto – rappresenta anche un momento importante, oggi, per rinnovare l’attenzione sul tema dell’occupazione e le istituzioni sono chiamate a portare avanti l’impegno per garantirla in particolare ai giovani. L’occupazione si crea assicurando istruzione e formazione di qualità, in linea con quanto richiede il mercato del lavoro a livello nazionale e internazionale”.
Al termine della messa, il corteo dei partecipanti al 46° Convegno, accompagnato dalla banda di Mels e dal coro, ha raggiunto l’Area Verde situata all’angolo di Via Melegnano con Via Aldo Moretti dove si è svolta l’intitolazione dell’Area Verde ai “Caduti di Arsia”.
Foto da gruppoalpinisalce.it