Presidente Consiglio Iacop: “esperienza da esportare nel mondo”
Udine, 26 aprile 2018. Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e la cattedra Unesco in Sicurezza intersettoriale del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine hanno siglato una convenzione per attivare un assegno di ricerca annuale da 25mila euro per sviluppare ricerche che siano in grado di capitalizzare la grande esperienza della ricostruzione del Friuli nel post terremoto del ’76 e di incrementare la resilienza ai disastri.
Questo tipo di ricerca s’inserisce all’interno dei programmi coordinati dal professor Stefano Grimaz, direttore del laboratorio Sprint (Sicurezza e protezione intersettoriale) del Dipartimento e a svolti in partnership con l’Unesco. La ricerca si realizzerà “sul campo” nell’abitato vecchio di Portis di Venzone dove opera la Scuola internazionale SERM Academy di formazione per la gestione dell’emergenza sismica.
“Questo finanziamento del Consiglio regionale contribuisce non solo a dare continuità all’importante impegno già in corso per fare tesoro dell’esperienza ricostruttiva dopo il terremoto – ha sottolineato il presidente del consiglio regionale Franco Iacop – ma anche a esportare in altre parti del mondo metodologie e tecniche che traggono spunto da quella tragica vicenda”.
Da diversi anni, infatti, l’Unesco è interessato all’approccio metodologico intersettoriale proposto dal laboratorio Sprint e ha adottato la metodologia sviluppata dall’Ateneo friulano per la valutazione della sicurezza nelle scuole nell’ambito delle politiche di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU: tematiche emergenti come la resilienza ai disastri sono sempre più al centro delle politiche di difesa e prevenzione a livello mondiale.