(ACON) Udine, 4 mag 2018 – MPB – A Bruxelles per le Giornate europee dell’allargamento, Franco Iacop – membro del Comitato europeo delle Regioni che le ha organizzate – ha riferito nella sessione plenaria sugli esiti del Comitato congiunto (JCC) per la Serbia.
L’incontro, che si è svolto alla presenza del Commissario all’allargamento Johannes Hahn, ha dato modo a Iacop – a cui è stato affidato l’incarico di redigere il parere sul Pacchetto per l’allargamento ai Balcani occidentali e alla Turchia, approvato dalla Commissione europea il 17 aprile scorso – di delineare il punto di vista delle Autorità regionali e locali sul processo di allargamento dell’Europa verso i Paesi dei Balcani occidentali, che per molti aspetti rappresentano una continuità dello spazio europeo, esprimendo culture e identità linguistiche che si sviluppano a ridosso del bacino dell’Adriatico.
In qualità di co-presidente del Comitato consultivo misto con la Serbia, Iacop ha sottolineato i progressi compiuti da questo importante Paese candidato all’ingresso nell’Ue, nel processo di adesione, grazie a impegnative riforme in diversi settori, fra le quali la riforma della pubblica amministrazione. Evidenziati anche i progressi economici e gli ambiti che ancora necessitano di particolare attenzione quali il sistema giudiziario, la lotta a corruzione e criminalità organizzata, la libertà di espressione. Con i lavori del JCC Serbia ha preso avvio anche in questa realtà geografica una nuova stagione di iniziative per la tutela del patrimonio culturale d’Europa finalizzate a riaffermare il senso di appartenenza delle popolazioni al comune spazio europeo.
Il punto di vista delle autorità regionali e locali – Regioni, Province, Città – sul processo di allargamento è importante in quanto esse possono sostenere i processi di riforma generale che i Paesi candidati a entrare nell’Ue devono compiere, e sono in grado di produrre il cambiamento proprio per lo stretto contatto con le comunità che consente loro di comprendere le esigenze dei cittadini e le potenzialità dei territori.
La necessità di creare un’area “senza confini” comprendente i Paesi dei Balcani è stata sostenuta nel Summit sui Balcani tenutosi lo scorso luglio a Trieste, ha ricordato Iacop che ha evidenziato l’importanza di un approccio mirato alle persone, per rimuovere le differenze sociali intensificatesi durante la crisi, rafforzare i diritti civili, tutelare il lavoro e l’ambiente e sostenere l’innovazione: serve in sostanza una visione strategica idonea a promuovere investimenti di lungo periodo e a sviluppare la cooperazione decentrata con il coinvolgimento di tutte le regioni europee, per esportare buone pratiche nel rafforzamento dello stato di diritto e della democrazia a tutti i livelli di governo.
L’obiettivo – ha aggiunto Iacop – è anche quello di incentivare forme di partecipazione dei cittadini, per promuovere il dialogo e la conoscenza delle identità culturali e linguistiche, per riconoscere i diritti fondamentali degli individui, in particolare delle persone LGBT, per creare sinergie a livello imprenditoriale, che sviluppino il potenziale dei territori, favorendo la prosperità e la crescita.
Nel corso della riunione sono state quindi illustrate buone prassi nel campo della tutela del patrimonio culturale realizzate dalle amministrazioni locali e regionali e sono stati presentati modelli innovativi di gestione condivisa delle risorse culturali, intese non solo come eredità del passato ma come ricchezza unica e opportunità viva e attuale per lo sviluppo del territorio e della cooperazione.