TRIESTE. 23.11.18. «Con questo disegno di legge la Giunta si toglie la maschera con la quale aveva recitato in questi mesi la storiella dell’ “innanzitutto discuteremo le riforme”: di riforme, se mai ne faranno una, si può pensare a un traguardo ipotetico a fine 2019, e intanto si completa la demolizione delle Uti e del sistema delle collaborazioni intercomunali». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop, già assessore agli Enti locali e padre della legge 1 del 2006 sulle autonomie locali, a margine delle audizioni odierne in V Commissione, sul ddl di riforma degli enti locali presentato dalla Giunta.
«Nella foga ideologica di cancellare quanto fatto in precedenza, alla Giunta Fedriga sfugge evidentemente che in questo modo si rinuncia di fatto alla competenza primaria della Regione di poter guidare il sistema delle proprie autonomie locali. Infatti si applicherà da oggi in poi la normativa nazionale del 2010, togliendo gli indirizzi che orientavano il sistema dei Comuni anche all’esercizio delle funzioni complesse e strategiche, e sotto la presunta concessione di libertà assoluta si precostituiscono le condizioni per il potenziale disordinato sistema di convenzioni tra Comuni». Questo, conclude Iacop, «significa retrocedere di 20 anni nella visione e nella opportunità che la Regione ha nell’organizzare il proprio modello istituzionale. Oltre, naturalmente, a vanificare un percorso che con fatica la maggior parte dei Comuni del Fvg aveva intrapreso per arrivare a un sistema integrato titolare anche delle funzioni complesse».