Enti Locali: Iacop (Pd), abolite le Uti, nessun futuro per sistema autonomie

TRIESTE. 19.12.18. «Questa legge annuncia quello che ci aspetta per il futuro, una totale mancanza di prospettiva, nessun accenno alle riforme e l’ombra di enti intermedi che ricorderanno molto le vecchie Province. Si sancisce la demolizione delle Uti, rinunciando alla sua specialità in materia, un vero capolavoro». Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop nel dibattito, oggi in Aula, sul ddl 32 sul riordino del sistema Regione – Autonomie locali, di cui è relatore di minoranza.

«Con questa legge si chiude il ciclo di tutto quello che la Giunta aveva promesso. Dopo tanti annunci si vede solo nebbia e nemmeno uno spiraglio di quello che sarà il futuro delle Autonomia locali. Con questa legge si intende segnare un percorso “consigliato” ai Comuni, ossia uscire e revocare le funzioni. Il centrodestra, con i consiglieri M5s a fare da stampella, ha creato tutte le condizioni per uscire di fatto dall’esperienza delle Unioni intercomunali. Noi siamo ancora pronti al dibattito sul futuro, quando verranno calate le carte e quando forse il centrodestra ci dirà come pensa di affrontare le prossime sfide».

Intanto, in Aula, prima del voto finale del ddl 32, il Pd ha contrastato l’emendamento per introdurre un nuovo cda per l’Ausir, l’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti e chiesto invece la discussione di quello sul terzo mandato per i sindaci di Comuni sotto i 3mila abitanti.

«Per questa maggioranza una manciata di poltrone vengono prima dei sindaci. Lo ha dimostrato il centrodestra in Consiglio dove il nuovo cda dell’Ausir era stato presentato come urgente, ma per decidere sul terzo mandato, invece, si poteva aspettare, nonostante manchi una manciata di mesi alle prossime elezioni comunali. L’ennesimo poltronificio della Giunta Fedriga è stato bloccato grazie al nostro intervento in Aula dove il centrodestra voleva far passare il concetto che l’introduzione del nuovo cda dell’Ausir avesse un’urgenza maggiore rispetto ai chi deve guidare le piccole comunità del Fvg».

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