Bruxelles 04.02.2019 – Il consigliere Franco Iacop, in qualità di componente del Comitato europeo delle Regioni, partecipa oggi e domani a Bruxelles al Forum “Città e Regioni per la Cooperazione allo Sviluppo” organizzato dal Comitato europeo delle Regioni e dalla Commissione europea – Direzione per la cooperazione.
E’ una occasione di incontro per circa 600 partecipanti da tutto il mondo, amministratori locali e soggetti della cooperazione e del partenariato internazionale.
In tale occasione Iacop è intervenuto nella sessione “Quadro politico internazionale per lo sviluppo urbano e locale sostenibile”.
“E’ per me un piacere essere qui oggi - ha dichiarato Iacop - e poter mettere in evidenza, se ce ne fosse bisogno dinanzi al pubblico presente, l’importanza degli enti locali e regionali per lo sviluppo sostenibile. Come sottolineato in precedenza dal Presidente Lambertz, essi svolgono un ruolo centrale nel raccogliere le sfide globali attuali attraverso le loro iniziative di partenariato: non vi è dubbio che il conseguimento della maggior parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile dipende dal loro attivo coinvolgimento.
Per conseguire gli obiettivi stabiliti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, è essenziale coinvolgere tutti i livelli di governo nel processo decisionale; e in particolare gli enti locali e regionali. Questi ultimi, siano essi regioni, province, contee, distretti, città metropolitane, piccole città, comuni urbani o rurali, più o meno sviluppati, svolgono compiti fondamentali nei settori della pianificazione e dei trasporti, e per quanto riguarda il benessere sociale (welfare) e stili di vita sostenibili. In sintesi, essi costituiscono la spina dorsale dello sviluppo sostenibile e possono coniugare un elevato tenore di vita nelle città con un minore consumo di risorse.
Nondimeno, come relatore del parere del Comitato europeo delle Regioni sul tema L’azione europea a favore della sostenibilità, sono pienamente convinto che gli enti locali e regionali abbiano una capacità enorme di influenzare in modo concreto e duraturo la vita delle persone e che il loro contributo sia necessario trasversalmente in tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e non debba essere limitato alla loro tradizionale sfera d’azione.
Per aiutare gli enti subnazionali ad affrontare le complessità dello sviluppo sostenibile e a combattere la povertà, bisognerebbe conferire loro le competenze e l’autonomia necessarie per fornire risposte appropriate a tali problemi. A tal fine, i governi nazionali devono incoraggiare approcci dal basso nella pianificazione delle attività locali per conseguire gli OSS, e gli enti locali e regionali devono formare parte integrante di questo dialogo strutturato e non essere semplicemente una delle parti interessate. Inoltre, le amministrazioni statali devono istituire quadri giuridici appropriati e stanziare risorse sufficienti.
Questa logica – ha proseguito Iacop – si applica ovunque, nell’UE come nei paesi partner. Di conseguenza, il Comitato europeo delle Regioni insiste con forza sulla necessità di potenziare il sostegno alla cooperazione decentrata e allo sviluppo dei paesi terzi. Concretamente, il Comitato promuove l’uso di piattaforme degli enti locali e regionali per l’informazione e la discussione in materia di sviluppo. L’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM), la Conferenza degli enti regionali e locali per il partenariato orientale (Corleap) o il Forum di oggi mirano giustamente a fornire ai paesi partner la possibilità di incontrarsi, dialogare e scambiare buone pratiche.
L’iniziativa di Nicosia è un perfetto esempio dell’azione del Comitato europeo delle Regioni volta a rafforzare le capacità degli enti locali e regionali e ad aiutarli ad assumere pienamente il loro ruolo di attori per lo sviluppo sostenibile. Questo processo dal basso, che risponde alle esigenze di uno dei paesi più vicini all’UE e più fragili, sarà presentato da due sindaci libici durante la successiva sessione “Iniziative riuscite di partenariato tra città e regioni”. Essi illustreranno in dettaglio il progetto nel settore della pesca in cui sono personalmente coinvolto con la Regione Friuli Venezia Giulia e di cui vorrei brevemente parlarvi.
Il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione italiana ad aderire all’iniziativa di Nicosia, accettando la richiesta dei sindaci libici di fornire formazione in materia di cooperative di pesca. Dalla riunione del 2017, quando la delegazione libica ha incontrato i rappresentanti delle cooperative di pesca italiane e ha visitato gli impianti per l’allevamento di molluschi e di acquacoltura nelle valli del Golfo di Trieste, il lavoro svolto è stato enorme. Da allora abbiamo ulteriormente sviluppato la nostra cooperazione di reciproco interesse, ma ci resta ancora da realizzare il nostro obiettivo principale: migliorare la vita dei cittadini libici, creando attività produttive fiorenti lungo le coste. Inoltre, attraverso la diplomazia delle città, il progetto costituisce anche un piccolo, ma significativo, contributo alla stabilizzazione della Libia in un momento critico.
Il successo di questo progetto concreto rafforza la mia ferma convinzione che la diplomazia tra pari possa svolgere un ruolo fondamentale nel raccogliere le attuali sfide globali e migliorare concretamente la vita di molte persone.
Gli enti locali e regionali sono attori centrali dello sviluppo sostenibile attraverso i partenariati che essi costruiscono. Mi auguro che questo evento sia fruttuoso per tutti noi e spero che nuove idee e partenariati emergeranno dalle discussioni che condurremo durante questi due giorni.”