TRIESTE 28.06.19 «Fedriga, per sposare le tesi del suo capo politico Salvini in materia di migranti, dimentica di essere presidente di una Regione autonoma e speciale, porta dell’Est Europa e centro naturale delle relazioni e delle interconnessioni europee». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop, in questi giorni impegnato a Bruxelles nei lavori della Civex al Comitato delle Regioni d’Europa. «È paradossale l’adesione di Fedriga all’idea salviniana di erigere un muro tra Fvg e Slovenia. Dopo le esperienze vissute solo alcuni anni fa, pensavamo di non dover più vedere reti divisorie attraversare piazza Transalpina e il Carso. Invece assistiamo a un surreale dibattito che, nell’intento di Salvini di emulare il suo “amico” Orban, vorrebbe ricalcare le nuove recinzioni tra Ungheria e Serbia. Nei giorni in cui il Fvg progetta lo sviluppo di percorsi ciclabili sul sistema internazionale Carso, propone il riconoscimento Unesco all’identità Collio-Brda, investe risorse della promozione per il polo Sella Nevea – Bovec, ricorda l’esperienza senza confini e si candidata con il porto di Trieste incrocio dei corridoi Est Ovest, Barcellona Kiev e Danzica Trieste, il nostro presidente Fedriga si inchina alla propaganda salviniana della chiusura dei sacri confini». Inoltre, aggiunge Iacop, «è quantomeno paradossale che Salvini immagini di poter bloccare frontiere intraeuropee, quando la politica Eu oggi è impegnata a rafforzare il sistema delle frontiere esterne onde garantire il principio fondamentale per lo sviluppo comunitario che è la libera circolazione all’interno dell’area Schengen. Salvini e il suo fido discepolo Fedriga dovrebbero invece impegnarsi maggiormente nel rapporto con i Paesi vicini per gestire i flussi migratori, già presenti all’interno dell’Unione europea e nella nostra regione, e confermare la vocazione internazionale e di relazione centrale rispetto alle logiche di chiusura».
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In evidenza
CdR: nella prima seduta del nuovo mandato approvato il parere sullo Stato di Diritto
12 febbraio 2020. Il Comitato europeo delle Regioni nella prima seduta del nuovo mandato ha approvato il parere del consigliere Iacop sul Rafforzamento dello Stato di Diritto nell’Unione europea.
Chi sono
Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia
Nato a Udine il 01/06/1961.
Consigliere Comunale nel 1990 e poi dal 1992 al 2003 Sindaco del comune di Reana del Rojale (Ud), Consigliere provinciale di Udine dal 2001 al 2003 e vicepresidente ANCI regionale.
Nella IX Legislatura regionale nominato Assessore regionale alle Autonomie Locali, Relazioni Internazionali e Politiche Europee dal 2003 al 2008.
Eletto Consigliere regionale nel 2008, X Legislatura, vicepresidente della V Commissione affari istituzionali ed europei.
Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nella XI Legislatura dal 2013 al 2018, dal febbraio 2014 al luglio 2015 Coordinatore dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e Province Autonome, eletto nel luglio 2015 Coordinatore della Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Consigli Regionali e delle Province Autonome fino ad aprile 2018.
Rieletto Consigliere regionale nella XII Legislatura, componente della V Commissione consiliare e del Comitato per la Legislazione, il Controllo e la Valutazione. Presidente del Comitato per la Legislazione, il Controllo e la Valutazione da giugno 2018 a dicembre 2020.
Membro supplente del Comitato europeo delle Regioni dal 2005 al 2010 e Membro titolare dal gennaio 2015 al gennaio 2020, componente delle Commissioni ENVE e CIVEX, relatore del Parere su “Il futuro sostenibile dell’Europa: prossime tappe – L’azione europea a favore della sostenibilità” approvato nel luglio 2017, relatore del Parere su “Pacchetto Allargamento 2018” approvato nel dicembre 2018, relatore del Parere su “Rafforzare lo Stato di diritto nell'Unione - Programma d'azione” approvato nel febbraio 2020, componente del Gruppo di lavoro “Sussidiarietà”, co-presidente del Comitato Consultivo misto UE-Serbia per l’allargamento europeo.
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