TRIESTE. 11.10.19. «Nessun esercizio innovativo dell’autonomia-specialità del FVG, nessuna risposta vera all’urgenza dei Comuni in materia di personale e segretari e nessuna certezza che si creino collaborazioni intercomunali volte alla soluzione di problemi comuni, attraverso la messa insieme delle proprie risorse. Anzi, i Comuni che possono ritenersi autosufficienti e dotati in maniera adeguata di strutture, risorse e servizi, probabilmente rimarranno nella loro dorata solitudine. Ciliegina sulla torta una confusa riedizione degli ambiti provinciali, dell’annunciato ritorno delle Provincie resta solo l’edilizia scolastica». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop commentando il ddl sull’Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del FVG e istituzione degli Enti regionali di decentramento amministrativo, presentato oggi dall’assessore Pierpaolo Roberti.
Secondo Iacop, «non si comprende, al di là della tanto annunciata chiusura delle Uti, quale sia l’idea programmatrice del centrodestra rispetto all’assetto del sistema degli enti locali. Dietro alle parole “dignità ai sindaci” e “libertà ai territori”, si cela una confusa idea riassumibile nel concetto “di tutto un po”, quindi fare una convenzione con un altro Comune qualsiasi, che potrebbe per assurdo essere agli antipodi della regione, non si capisce bene per quale finalità. Forse, a leggere un’intervista recente di Roberti, l’elemento di coesione potrebbe essere ricercato nella comunanza partitica dei sindaci…creiamo una sorta di feudi Guelfi e Ghibellini nel territorio regionale?».