TRIESTE 05.11.19 «Questa legge non dà certezze, né offre ai Comuni soluzioni per risolvere i diversi problemi. La riforma è sbagliata e ora che anche i sindaci, attraverso gli organismi che li rappresentano, hanno chiesto in modo unanime una serie di modifiche, l’assessore Roberti metta in pratica l’ascolto di cui abbiamo molto sentito parlare e mai abbiamo visto in concreto». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop a margine delle audizioni degli enti e associazioni rappresentanti dei Comuni, sul disegno di legge 71 “Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli Enti locali del Fvg”.
«Fin da subito è parsa chiara una cosa: dietro alle parole “dignità ai sindaci” e “libertà ai territori”, si cela una confusa idea riassumibile nel concetto “di tutto un po”. Si potrebbe, per assurdo, fare una convenzione con un altro Comune qualsiasi, anche agli antipodi della regione, non si capisce bene per quale finalità. Su questo hanno chiesto chiarezza anche i sindaci. Nell’ultima delibera del Cal, infatti, i primi cittadini hanno chiesto unanimemente dei correttivi alla legge, come l’introduzione di una soglia minima di Comuni e/o abitanti per la costituzione delle Comunità, un sostegno economico per il loro avvio, la valorizzazione della funzione di promozione e sviluppo delle Comunità e infine il superamento dell’obbligatorietà delle norme concernenti la governace, demandando la materia all’autonomia statutaria degli enti. Insomma un chiaro segnale che denota come la promessa di libertà, non è altro che “libertà” per i Comuni più piccoli di restare nella loro solitudine o tutt’al più in una Comunità di piccoli Comuni dove si moltiplicano i problemi».