TRIESTE 15.06.20 «L’esempio di lavoro comune e gli esperimenti di partecipazione che ci offre la comunità europea, soprattutto a seguito dell’esperienza Coronavirus, possono essere il punto di partenza per passare da un’istituzione che qualcuno accusa spesso di essere tecnocratica e burocratica, a un’istituzione che grazie a Regioni ed enti locali può essere più sensibile e attenta ai territori». Commentano così il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop e il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo (Pd), a margine dell’audizione in V commissione degli europarlamentari eletti in Fvg e durante la quale sono stati affrontati i lavori relativi alla Sessione europea.
In particolare, Iacop, già componente del Comitato europeo delle Regioni, intervenendo in Aula ha ricordato «l’impegno del Comitato dove abbiamo lavorato sulla sussidiarietà, quale principio fondamentale che va attuato attraverso strumenti e attività che collegano il sistema delle rappresentanze locali con quello delle istituzioni europee. Dai Consigli regionali e delle istituzioni locali – ha detto Iacop – ci può essere quel ritorno di sensibilità, di conoscenza e di competenza per dare un’anima a questa Europa che, soprattutto ora, a seguito dell’emergenza Covid, deve dimostrare attenzione verso la collettività». Anche secondo Russo, «mai come ora, con quello che abbiamo vissuto a seguito dell’emergenza sanitaria Coronavirus, serve un’Europa unita che si rafforzi proprio nello spirito di comunità. Se all’inizio dell’emergenza veleggiava a volte anche in maniera marcata un egoismo di singoli Stati che pretendevano di affrontare la situazione da soli, ora anche i più scettici, a seguito delle misure messe in campo, hanno capito l’importanza di un’Europa forte e unita».