TRIESTE 23.06.21 «Il voucher Turesta, per quanto potesse essere un positivo sostegno, si è dimostrato uno strumento che da più difficoltà che aiuto. Anche se il suo campo di applicazione è stato ristretto ai soli cittadini residenti in Fvg, le procedure per accedere al contributo si sono dimostrate farraginose, tanto che a oggi solo 59 strutture ricettive si sono registrate e appena un centinaio sono stati i voucher erogati. Non era questo l’obiettivo per sostenere la ripartenza, soprattutto a fronte della necessità di destagionalizzare il nostro turismo e all’aggressività messa in campo, in termini di marketing turistico, dalle altre regioni italiane». Lo afferma il consigliere regionale Franco Iacop (Pd) a margine della risposta che l’assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini ha dato all’interrogazione con la quale il consigliere dem chiedeva quale fosse l’operatività del sistema di voucher TUReSTA in Friuli Venezia Giulia.
«Il voucher Turesta fu introdotto con legge regionale nel mese di febbraio e doveva rappresentare un concreto sostegno al comparto ricettivo regionale non balneare. La sua utilità non è mai stata messa in discussione, anzi abbiamo cercato di contribuire con dei correttivi che potessero potenziare le opportunità che avrebbe dovuto fornire. Passati diversi mesi, la realtà che ci troviamo di fronte, oggi confermata dall’assessore Bini, è di uno strumento che non funziona». Dopo mesi di stop, continua Iacop «con il Turesta ci troviamo alle prese con un appesantimento della gestione delle imprese ricettive, spesso a conduzione familiare e proprio nel periodo di maggior carico lavorativo stagionale. Questo a fronte delle dichiarazioni dell’assessore che presentava lo strumento come un esempio di sburocratizzazione. La Regione ha scelto di spostare tutti gli adempimenti burocratici sugli operatori e come ammesso dallo stesso assessore Bini, anche la procedura informativa a supporto dello strumento non è stata completata, impedendo di fatto l’azione di rimborso regionale delle somme che gli operatori non hanno riscosso a fronte dello sconto applicato».