Quali risultati con i 120 milioni di euro della giunta Illy per la banda larga?

La regione ha avviato con la giunta Illy, nel 2005, il progetto ERMES (an Excellent Region in a Multimedia European Society), investendo 120 milioni di euro per dare copertura di banda larga, meglio nota come “internet veloce”, a tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia con 1540 Km. di dorsale.
Il progetto, prima condotto da Mercurio FVG e oggi da Insiel, prevede investimenti “ad hoc” per i distretti industriali, con 550 km. di dorsali. Alla data attuale i ritardi non sono giustificabili, come sostenuto dall’assessore regionale Riccardi, dalla difficoltà ad ottenere dall’Unione Europea le autorizzazioni alla cessione in uso agli operatori privati di telecomunicazione di parte della fibra ottica del progetto “ERMES”.
Purtroppo le famiglie e le imprese del Friuli Venezia Giulia aspetteranno la banda larga ancora per molto tempo. Eppure si tratta di un’infrastruttura essenziale per dare uno scossone all’economia e all’occupazione. L’infrastruttura sarebbe potuta essere completamente in funzione già dall’inizio del 2011 secondo il programma della giunta Illy.

La sconfitta di Illy alle regionali del 2008 ha cambiato tutto due sono state le scelte estremamente negative del Governatore Tondo: la prima riguarda l’abolizione di InnovActiornFair come fosse una rassegna inutile e superflua; la seconda è stata l’incorporazione in Insiel SpA, con aspetti assai poco positivi, di Mercurio FVG, società capitalizzata, efficiente e dotata di un team ultraspecialistico.
Risultato: in diverse zone l’infrastruttura in fibra ottica è completa ma mancano gli accordi per l’ultimo miglio, mancano le apparecchiature nelle centraline telefoniche e non è disponibile neppure l’ADSL. Peggio ancora è cambiato il modello di business del progetto. Insiel, oltre a missione e competenze differenti, ha uno statuto che non le consente rapporti con soggetti diversi da quelli pubblici ed è soprattutto questo passaggio, fortemente voluto da Tondo, che si è verificato estremamente penalizzante per il sistema produttivo regionale.
Se e quando completerà il progetto in tutta la regione in parte di essa, Insiel non potrà che dare in appalto tutta la rete o la parte di rete completata (quella non utilizzata dalla Pubblica amministrazione). Questo risultato che oggi l’assessore Riccardi vende come una grande conquista ottenuta dall’Ue in realtà era già la “mission” della società Mercurio FVG.
Il danno maggiore è la sottovalutazione delle potenzialità della banda larga quale motore di sviluppo e quale fattore essenziale di competitività per il sistema economico del Friuli Venezia Giulia. Lo sguardo aperto all’innovazione ed alla crescita verso l’economia della conoscenza, che è una delle ultime armi rimaste ed utili per fare in modo che anche la nostra regione riesca ad uscire dalla crisi e a sostenere la crescente ed aggressiva concorrenza dei competitori del mercato globale, non pare essere una connotazione del governo Tondo che è sempre più privo di iniziative strategiche e azioni innovative in grado di affermare un nuovo modello sostenibile di crescita e di sviluppo del Friuli Venezia Giulia.

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