(ACON) Trieste, 10 lug – MPB – Lo stato di attuazione del percorso previsto dalla legge regionale 14 del 2011 per la semplificazione dell’ordinamento locale nel territorio montano è stato al centro dell’attenzione della V Commissione consiliare – presidente Roberto Marin (Pdl) – che ha svolto una audizione con gli amministratori temporanei delle Comunità Montane in merito alla residua gestione delle stesse e al processo di costituzione delle Unioni dei Comuni montani.
A fare il punto della situazione all’interno dei rispettivi territori gli amministratori della Comunità della Carnia, Zearo, della Comunità del Gemonese-Valcanale-Canal del Ferro, Urbani, della Comunità montana del Friuli Occidentale, Perosa, mentre il responsabile della comunità Valli del Torre-Collio, Sibau, è stato impossibilitato a partecipare alla riunione.
In particolare Zearo ha parlato della istituita cabina di regia e della creazione di 6 commissioni, sulla falsariga di quelle regionali, per affrontare con riunioni a cadenza settimanale i vari temi e arrivare – attraverso le fasi di analisi, condivisione e proposta – in capo a un anno a verificare l’obiettivo. Stiamo discutendo in merito allo statuto e l’iter prosegue spedito anche se vi sono alcuni aspetti problematici – ha detto dal canto suo Urbani dopo aver tracciato un quadro della sua realtà, un tempo divisa tra Gemonese e Tarvisiano, poi ricongiunta ma destinata ora a nuova scissione: come ciò dovrà realizzarsi, si è chiesto, sia per la rappresentanza che per le funzioni, oltre che in ragione del patrimonio delle due componenti. Perosa, infine, tracciando un quadro dello stato di attuazione dei programmi, ha evidenziato un ritardo sul percorso di costituzione delle Unioni e di chiusura dell’ente comunità montana: un rallentamento dovuto alla richiesta di non partecipare all’Unione della Pedemontana del Livenza da parte di 4 comuni su 5 e la circostanza che alcuni comuni delle altre due Unioni sono stati interessati da elezioni amministrative. Stiamo completando la ricognizione puntuale delle mansioni, delle aree di attività e dei carichi di lavoro nelle funzioni obbligatorie comunali da esercitare mediante l’Unione, ha detto soffermandosi infine sulle criticità nei sistemi organizzativi.
Chiarimenti sono stati chiesti da Pedicini (Pdl) e Iacop (PD).
La Commissione ha successivamente esaminato il programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020″ che stabilisce il quadro giuridico che disciplina il sostegno dell’Unione europea all’attività di ricerca e innovazione, promuovendo lo sfruttamento del potenziale industriale di tali attività e delle strategie connesse (eccellenza scientifica, sviluppo tecnologico, formazione, partenariato pubblico-privato e pubblico-pubblico per garantire anche una adeguata partecipazione delle PMI).
I commissari, infine, hanno espresso, a maggioranza, parere favorevole sul programma regionale di finanziamento 2012 in materia di sicurezza.
(immagini tv)