Vanno ripensati tutti i livelli istituzionali della Regione

«Vanno ripensati tutti i livelli istituzionali della Regione» di  ARNALDO SCARABELLI*
L’assemblea regionale, assieme a tutte le rappresentanze delle autonomie locali, operi quindi da subito per definire un progetto di riforma che completi il percorso avviato con la legge regionale 1/2006 (legge Iacop), salvaguardando la nostra specialità e definendo un assetto federale interno al Friuli Venezia Giulia ambizioso e virtuoso. La Regione si occupi, e bene, della funzione legislativa, dell’alta programmazione generale e di settore, dell’azione di controllo; trasferisca le funzioni amministrative, con le risorse necessarie, alle autonomie locali.
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Il tema dei costi della politica, di fronte al momento veramente critico che sta attraversando l’intero sistema economico e della finanza, è certamente ineludibile. La classe dirigente deve trovare soluzioni organiche che non siano suggerite semplicemente dall’onda emotiva populista. Ecco che nel sistema istituzionale delicato e policentrico della Regione Friuli Venezia Giulia non è possibile eliminare tout court le Province. L’assetto interno alla nostra Regione va ridefinito e deve riguardare l’intero territorio e tutti i livelli istituzionali: Province, Comunità montane, Comuni e loro unioni e/o associazioni. Non si possono realizzare accorpamenti delle Province sul modello delle attuali istituzioni intermedie che dispongono di mere competenze amministrative e fortemente limitate rispetto a quelle della Regione. Se si parlasse di Province autonome con poteri effettivi, inserite in una Regione federale “snella” sul modello del Trentino-Alto Adige, credo che nessun rappresentante politico, del mondo economico, di ogni realtà policentrica del Friuli Venezia Giulia potrebbe tirarsi indietro. L’assemblea regionale, assieme a tutte le rappresentanze delle autonomie locali, operi quindi da subito per definire un progetto di riforma che completi il percorso avviato con la legge regionale 1/2006 (legge Iacop), salvaguardando la nostra specialità e definendo un assetto federale interno al Friuli Venezia Giulia ambizioso e virtuoso. La Regione si occupi, e bene, della funzione legislativa, dell’alta programmazione generale e di settore, dell’azione di controllo; trasferisca le funzioni amministrative, con le risorse necessarie, alle autonomie locali. Il trasferimento di funzioni riguardi, per problemi di area vasta, le Province, preservando l’unità della Regione. Non si tratta di “giustificare” l’esistenza delle Province ritagliando qualche competenza, magari modesta, dalla Regione o assumendo qualche funzione altrimenti destinata ai Comuni; si tratta, invece, di “ripensare” e quindi di “ridisegnare” l’attribuzione dell’intero sistema delle funzioni. Considerati gli attuali tempi bui e prevedendo scenari di difficoltà strutturale nell’affrontare un’attesa ripresa economica, è necessario, se non indispensabile, trovare punti di convergenza piuttosto che far risaltare la parcellizzazione dei luoghi e dei livelli decisionali. Non è il caso di seguire i proclami assolutistici e propagandistici del presidente della Provincia di Udine, l’onorevole Pietro Fontanini, con la sua proposta di annessione alla Provincia di Udine dei territori di Pordenone e una gran parte del Goriziano; così la Bisiacaria andrebbe a far parte della Città metropolitana di Trieste. Non è tempo di vaghi e improponibili modelli di architettura istituzionale che creerebbero ancora più confusione e difficoltà nel definire competenze, funzioni e assegnazioni di risorse per i vari livelli istituzionali. Non è necessario perciò tagliare i livelli intermedi di governo del Friuli Venezia Giulia, non sono loro i responsabili del malgoverno e del deficit pubblico. È fondamentale invece aggiornare e ridefinire il quadro complessivo, all’interno di una Regione federale snella, del sistema delle autonomie locali. L’importante è non chiudersi in schemi antichi e per di più limitati (Provincia sì, Provincia no) e guardare invece a orizzonti nuovi che puntino alla valorizzazione di tutte le realtà policentriche del Friuli Venezia Giulia.
*consigliere provinciale Pd
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