Il Consigliere regionale Franco Iacop interroga la Giunta regionale in merito all’erogazione di finanziamenti a condizioni agevolate per il rafforzamento, il consolidamento e il sostegno finanziario delle imprese che formano il distretto industriale della sedia e il distretto industriale del mobile nell’ambito del Fondo di rotazione per iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia (FRIE).
Il fondo disponibile di 4 milioni di euro, previsto ancora nell’assestamento di bilancio 2011, doveva soddisfare i consolidi e i prestiti partecipativi delle imprese dei distretti, con condizioni agevolate di erogazione a tasso di riferimento FRIE (euribor 6 mesi ridotto del 50% minimo applicabile 0,95%) e durata di anni10 inregime “de minimis”.
Lo strumento inteso quale “supporto straordinario” per i settori della sedia e del mobile facenti capo ai rispettivi distretti atto a soccorrere le aziende in temporanea difficoltà di liquidità ma con prospettive di continuità aziendale – afferma Iacop – non è però stato inserito all’interno del canale FRIE con un regolamento “ad hoc” tarato per le finalità suddette.
Ogni forma di supporto dato – interroga il consigliere regionale Pd – è invece soggetta alle regole del canale FRIE utilizzato normalmente. Di conseguenza le aziende dei distretti della sedia e del mobile che intendono ottenere il sostegno FRIE a condizioni agevolate sono comunque costrette a fornire, per il consolido a 10 anni, garanzie quasi impraticabili da aziende che già soffrono la crisi.
Nel concreto:
la fideiussione bancaria risulta fattibile solo se controgarantita da titoli o liquidità (di fatto chi possiede tale liquidità non necessita del finanziamento uso consolido – per non parlare dei costi);
la garanzia CONFIDI per questo tipo di operazioni può risultare non agevole, ed in ogni caso comporta dei costi che diminuiscono sensibilmente il beneficio del tasso agevolato;
la richiesta di l’ipoteca è per valori superiori al finanziamento richiesto, quota normalmente non disponibile per aziende in difficoltà.
In sostanza lo strumento FRIE per i distretti risulta inefficace, in quanto tutt’altro che rapido inaccessibile, sconveniente per i costi effettivi elevati ed in ogni caso non in regime di “supporto straordinario”.
In questa fase di crisi, invece di proclami e di annunci, era ed è necessario un impegno determinato da parte dell’assessore alle attività produttive e delle strutture regionali a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’impiego di risorse certe, ancora stagnanti nei bilanci regionali, e a massimizzare l’attività di quegli istituti già efficaci che rispondono alle esigenze effettive del sistema economico.