Più attenzione per l’ospedale di Udine

Il Consigliere regionale Franco Iacop interviene a sostegno delle posizioni espresse dall’Intersindacale medica e ospedaliera in difesa dell’ospedale di Udine perorando il completamento della struttura, la nomina in tempi brevi di una direzione generale adeguata e una riorganizzazione dell’Area vasta con il “S. Maria della Misericordia” come hub ospedaliero di riferimento centrale per la sanità regionale.

Nonostante la serie di inaugurazioni a cui ci ha partecipato in questi ultimi due mesi il Presidente Tondo – afferma Iacop – effettuate dall’ormai ex direttore generale dott. Favaretti, rimangono forti tutte le criticità in merito al sottofinanziamento della struttura ospedaliero-universitaria di Udine e alle disparità sempre più evidenti a confronto con gli altri poli sanitari della regione. Questo soprattutto in considerazione che gli edifici sono stati programmati e progettati in una logica che richiede il completamento dell’intera opera per garantire la massima efficienza e qualità dell’assistenza, pena maggiori costi di gestione e ricadute sul bilancio.

Vanno sicuramente rivisti i criteri per cui altre realtà ospedaliere, come quella di Pordenone, trovano riconoscimento politico e nuove risorse per un ulteriori sviluppi, mentre – continua il consigliere regionale del Pd – la riformetta di questa maggioranza sulla sanità, approvata alla fine 2012 con tre aziende sanitarie e il dimezzamento di distretti e dipartimenti non darà alcun effetto positivo, e partirà non prima del 2014.

In un contesto di grande incertezza dove manca una seria programmazione dell’assetto istituzionale ed organizzativo della Sanità nel Friuli Venezia Giulia l’importante progetto strategico del nuovo ospedale rischia di rimanere a metà e di non raggiungere gli scopi prefissati. Anche l’eliminazione dell’Agenzia Regionale della Sanità non è certo stata un’operazione di successo per la giunta Tondo anzi, ha contribuito a creare ulteriori disagi ad un servizio sanitario che ha visto le dimissioni dell’assessore Kosic, l’incertezza della direzione politica, la mancanza di indirizzi di coordinamento e di integrazione.

La vicenda critica del polo ospedaliero universitario udinese è l’ennesima dimostrazione di questi cinque anni di governo regionale che, senza una efficace guida politica del sistema sanitario regionale a cui assenza, oltre a creare, in particolare su Udine, una situazione di cronico sottofinanziamento mettendo così in forte discussione la capacità del nosocomio friulano di essere l’architrave della sanità regionale e del suo futuro di hub&spoke.

Si deve riprendere in mano e definire puntualmente la situazione della guida dell’AOUSMM – conclude Iacop – perchè l’ospedale di Udine ha bisogno di una nuova direzione capace e autorevole che rimetta sulla giusta carreggiata la nuova struttura nelle diverse articolazioni. A livello politico va invece data più attenzione ad una struttura di assoluta priorità per la salute dei cittadini, perciò non può andare in crisi il centro di riferimento primario della sanità regionale.

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