Presidente Iacop riceve petizione contro nuovo ospedale Pordenone

(ACON) Trieste, 25 giu – AB – Sono quasi 5.000 le firme che sostengono la petizione contro la costruzione del nuovo ospedale di Pordenone in Comina, petizione promossa dal Comitato per la salute pubblica del bene comune e consegnata al presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, alla presenza dei consiglieri Stefano Pustetto (SEL), Renata Bagatin e Renzo Liva (PD), Eleonora Frattolin e Andrea Ussai (M5S) e Gino Gregoris (Cittadini).

Il nuovo ospedale, che dovrebbe sostituire l’attuale struttura di via Montereale, avrebbe costi – è stato evidenziato – quasi triplicati rispetto a un altro intervento di pochi anni fa, che verrebbero sostenuti in parte dalla Regione e in parte ricorrendo al project financing. Un’opera simile avrebbe ricadute negative sulla sanità di tutta la provincia, poichè gli oneri finanziari del pubblico da corrispondere al privato finirebbero per consumare le risorse necessarie a tutta la rete provinciale delle strutture ospedaliere di Pordenone, Maniago, Sacile, San Vito, Spilimbergo, aprendo di fatto la strada alla loro privatizzazione.

Ma preoccupazione è stata espressa anche per le implicazioni ambientali e urbanistiche che il nuovo ospedale avrebbe su Pordenone, per la pesante cementificazione in un’area verde e di risorgive, ma anche per il futuro di degrado della zona in cui insiste l’attuale struttura ospedaliera. A Pordenone ci sono molte aree che potrebbero essere riutilizzate e rilanciate, una proprio di fronte l’attuale ospedale dove c’era una ex caserma, evitando così di consumare nuovo territorio.

I firmatari della petizione chiedono quindi che si rinunci al progetto di trasferimento dell’ospedale in Comina mantenendolo, adeguato alle norme, dov’è attualmente, e che si cancelli ogni ipotesi di ricorso al project financing che produce, come altrove dimostrato, costi insostenibili per la collettività. I risparmi ottenuti, assieme alla ridefinizione delle risorse per la sanità con criteri di equa distribuzione su tutto il territorio regionale, dovrebbero venir usati per un piano di riassetto di tutta la rete ospedaliera e dei servizi territoriali, investendo in prevenzione e riabilitazione. Chiedono, inoltre, che sulle scelte importanti di politica della salute pubblica siano attivati idonei strumenti di partecipazione e consultazione dei cittadini.

Il presidente Iacop ha preso atto dell’importanza delle motivazioni che sostengono la petizione e di come i cittadini si pongano in termini propositivi nei confronti della questione. Ha quindi assicurato l’immediata trasmissione della petizione alla Commissione competente, la terza, per il suo esame.

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