(ACON) Trieste, 8 ott – AB – “Vi chiamò il dovere/trovaste l’orrore/vi sostenne l’amore”. In questi tre brevi versi, incisi su ciascuna delle quattromila piastrine consegnate ai militari della spedizione del Vajont, sono racchiusi i sentimenti che ancora oggi accompagnano quell’immane tragedia.
Ad affermarlo è il presidente Franco Iacop che, a nome del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nel cinquantesimo anniversario del Vajont rende omaggio ai duemila morti, alle loro famiglie, ai sopravvissuti, a tutti coloro che si prodigarono per portare soccorso nei luoghi devastati dal mare di fango e acqua provocato dall’enorme frana precipitata nel lago artificiale dal monte Toc.
In questo anniversario – aggiunge Iacop – il primo doveroso pensiero va alle vittime di quel disastro, ma sono convinto che proprio da qui bisogna ripartire per dare nuova speranza a chi oggi, con coraggio e con grandi sacrifici, ha deciso di rimanere in questi luoghi che, dal punto di vista naturalistico, sono stupendi e meritano di essere apprezzati non solo da un turismo richiamato dai tragici eventi storici, ma soprattutto da un turismo che voglia scoprirne gli aspetti ambientali unici.
Se sapremo offrire a queste persone, ai loro amministratori un’occasione di sviluppo e di rilancio – ha concluso Iacop – allora sì che avremo saputo onorare le tante vittime innocenti di un capitolo triste della nostra storia che solo con la parola “verità” potrà dire di essere definitivamente chiuso.