Rossi boccia le Regioni speciali. Iacop: sbaglia, il Fvg è virtuoso
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Udine. Torna l’allarme sulla Specialità del Friuli Venezia Giulia a rischio in tempi di riforma del Senato (che si vuole trasformare in Camera delle autonomie). Alle recenti preoccupazioni – ultime in ordine di tempo le sentenze della Corte costituzionale che, bocciando il ricorso della giunta Tondo contro il decreto Monti hanno ”avvalorato”, di fatto, il primario interesse statuale, in situazioni di emergenza, sulle competenze oggetto di concertazione – si aggiunge ora l’autorevole voce del presidente della Toscana, Enrico Rossi, tessera Pd in tasca. «Occorre superare le Regioni a statuto speciale», ha detto ieri a un convegno a Firenze alla presenza del governatore lombardo, Roberto Maroni. «L’assetto di 70 anni fa – ha continuato – non è quello attuale e questo tema, anche nel Pd, va trattato con coraggio. Temo però che questa distorsione non sarà eliminata». Rossi ha denunciato come intollerabile il fatto «che lo Stato tratti in modo cosi diverso i cittadini», facendo l’esempio della Toscana che ha un migliaio di forestali contro i 17 mila della Sicilia.
Una dichiarazione di “guerra” alla quale ha risposto a stretto giro di posta il presidente del Consiglio regionale Fvg, Franco lacop, anche lui di fede democratica. «Sono convinto che Rossi – sostiene – non vorrà far suoi i luoghi comuni più usurati sulle Regioni speciali. Invece di invocare l’appiattimento, si dovrebbe riprendere il progetto di federalismo responsabile e cooperativo. Le Regioni speciali non sono tutte uguali e l’autonomia dovrebbe essere un parametro di virtuosità e non di privilegio. Regioni autonome che contribuiscono proporzionalmente di più al risanamento del Paese».
Un duello che rende ancora più attuale il percorso sulla Specialità in corso in Consiglio regionale. Oggi, alle 12.30, nella sede udinese della Regione, i presidenti dei gruppi consiliari si incontreranno per esminare l’ordine del giorno di salvaguardia della Specialità che sarà inserito come mozione alle linee di indirizzo per la Paritetica, presieduta da Riccardo Illy. Proprio domani, alle 10, in quinta commissione, ci sarà l’audizione di Illy, propedeutica al dibattito in aula che si terrà nella seduta del Consiglio regionale in agenda giovedì.