ilquotidianofvg.it – 28 febbraio 2014
Trieste. Audizione in seconda Commissione Consiliare per l’organo di Confindustria
I Giovani Imprenditori di Udine: ora più dialogo
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La richiesta: bisogna accorciare le distanze tra politica e industria
La II Commissione consiliare presidente Alessio Gratton (Sel), ha ricevuto ieri il gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Udine, che in mattinata avevano seguito i lavori d’Aula. A salutarli anche il presidente del Consiglio, Franco Iacop: «È da un forte e costante confronto che possiamo sperare di trovare la via d’uscita dalla crisi, ognuno adempiendo al proprio ruolo nel migliore dei modi», ha detto.
I Giovani imprenditori hanno portato una proposta molto chiara all’attenzione della classe politica regionale: svolgere una serie di incontri con temi specifici, durante i quali individuare una modalità di dialogo condivisa, diminuire le distanze tra il mondo imprenditoriale e quello politico e trovare le priorità da perseguire. Il primo incontro a maggio verterà sulla competitività, declinata in tre capitoli: sburocratizzazione, infrastrutture e internazionalizzazione (export e attrattività del territorio per le imprese estere).
Il presidente Gratton, ribadendo l’opportunità di individuare priorità condivise, ha poi illustrato i provvedimenti, che verranno auspicabilmente adottati nei prossimi mesi, anche in materia di banda larga. Enio Agnola (Pd) ha chiesto alla categoria imprenditoriale un confronto costante, anche pressante, per non farsi sfuggire le opportunità offerte dai fondi strutturali comunitari.
Renata Bagatin (Pd), auspicando sempre maggiore concretezza, ha evidenziato come sia necessario trovare il modo di intensificare la collaborazione e renderla sempre più efficace. Per Gino Gregoris (Citt) è giunto il momento di iniziare a curarsi non solo degli stati di crisi, ma anche di intervenire in settori sani, dove con qualche accorgimento la competitività potrebbe ancora migliorare. A giudizio di Enzo Marsilio (Pd) serve un cambio di passo, per arrivare a una mentalità che porti il territorio nel suo complesso a confrontarsi con mercati sempre più ampi.