Il Gazzettino - 12 marzo 2014. Di Elisabetta Batic
Assessori esterni, niente buonuscita
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Il Consiglio pronto ad abrogare il trattamento di fine carica pari a 6300 euro per anno
Trieste – Addio alla buonuscita per gli assessori regionali esterni. Con un emendamento al disegno di legge su organizzazione e personale, all’attenzione oggi dell’Assemblea legislativa, il Consiglio regionale abrogherà il trattamento di fine carica (pari a 6.300 euro per anno per assessore), oggetto di uno quattro quesiti referendari presentati nel luglio 2010. Ad annunciarlo è stato ieri il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop durante l’incontro a Udine con una delegazione del Comitato promotore dei referendum.
«E’ una decisione politica, maturata in seno al Consiglio – ha affermato Iacop – quella di eliminare per via legislativa le ragioni del quesito e che asseconda le aspettative del Comitato promotore dando sostanziale completamento a tutte le istanze». Due quesiti riguarda vano infatti i vitalizi di assessori e consiglieri, ritenuti superati dalle norme contenute nella legge 18/2011 e consolidate con la legge 10/2013 sui costi della politica, con la quale i vitalizi sono stati aboliti definitivamente a partire dall’XI legislatura. Un terzo quesito riguardava l’indennità di fine mandato dei consiglieri regionali, considerato inammissibile dal Tribunale avendo copertura statutaria, che la legge sui costi della politica ha fissato in una mensilità per ogni anno di incarico, con tetto massimo di dieci mensilità. Il quarto quesito infine riguardava l’indennità di fine carica degli assessori esterni (sei quelli della Giunta Serracchiani), istituto privo di copertura statutaria. Il giudizio di ammissibilità, giunto dopo una verifica durata quattro anni, apriva due strade: l’abrogazione per via legislativa (come avverrà oggi) oppure per via referendaria e m questo caso il Comitato promotore (espressione di almeno 500 elettori) avrebbe dovuto raccogliere 30 mila firme affinché potesse essere indetto il referendum. Soddisfatta la portavoce del Comitato Caterina Martina che ha dato atto al Consiglio regionale e alla presidente Debora Serracchiani di aver operato bene.