Il Forno rinasce e spiana la strada alla filiera del pane

Messaggero Veneto – 13 luglio 2014. Di Lucia Aviani

Il Forno rinasce e spiana la strada alla filiera del pane

Remanzacco: nella nuova sede prodotti ogni giorno 15 q.li. Il rilancio grazie a Consorzio agrario e due cooperative

Il parterre d’autorità era quello delle grandi occasioni: impatto visivo forte – per scelta ben precisa – a “convalida” di un messaggio chiaro e netto, sintetizzabile nel verbo «osare». Leitmotiv negli interventi degli oratori, il concetto della sfida: il nuovo, amplissimo (800 mq di superficie) laboratorio del Forno rurale di Remanzacco, oggi società a tre volti (Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia, Cooperative agricole di Castions di Zoppola e Cooperative riunite di Ziracco e Remanzacco), è perfetto esempio della grinta che «serve non solo per rilanciare la nostra economia, ma anche per farle fare un salto importante». Parole della presidente della Regione, Debora Serracchiani, ospite d’eccezione alla cerimonia del taglio del nastro insieme al suo vice, Sergio Bolzonello, e al presidente del Consiglio Fvg Franco Iacop.

«Bravi», ha plaudito la governatrice: «L’inaugurazione di questa realtà, che ha incrementato in misura notevole la mole del prodotto rispetto al pregresso e che punta a una crescita ulteriore, è segnale di speranza. Il futuro del territorio sta nella capacità di fare sistema, e l’operazione forno rurale incarna perfettamente tale filosofia: non l’aveste colto… qui, a Remanzacco, sono confluite le province di Udine e Pordenone. Si è messo in moto un meccanismo capace di spianare la strada a una filiera, quella del pane friulano, che si è da subito rivelata vincente e che sta già diventando un brand». Ma non basta, lo sguardo deve allargarsi, il coraggio radicarsi: «Abbiamo bisogno – ha concluso Serracchiani – di un’agricoltura che creda maggiormente in se stessa, ambiziosa quanto basta per conquistare spazi inediti. Un’ agricoltura in grado di uscire dai confini friulani, di esportare le eccellenze locali, di guadagnarsi fette – e pure vaste – di mercato».

Altri «colpi di sana follia», insomma, prendendo a prestito la “lettura” del presidente delle Cooperative Riunite di Ziracco e Remanzacco, Graziano Tilatti, che ha portato un indirizzo di saluto insieme ai colleghi Loris lus (Castions e Zoppola) e Dario Ermacora (Consorzio Agrario), e al presidente del Forno, Raffaele Redigonda (presente con il direttore Della Picca). E non poteva mancare, naturalmente, il «grazie» del primo cittadino, Daniela Briz: «Il progetto messo a segno evoca lo spirito con cui nel 1885 il sindaco Carlo Ferro decise, con l’appoggio di don Pietro Braidotti, di combattere, con la costruzione di un forno, la piaga della pellagra».

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