Ok alla tutela della Specialità. Il Pd: un passo determinante

Messaggero Veneto – 12 luglio 2014

Un passo determinante, ma va mantenuto l’impegno per traguardare l’obiettivo finale. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato giovedì sera gli emendamenti a tutela della Specialità del Fvg contenuti nella riforma costituzionale voluta dal governo di Matteo Renzi. Il testo dovrà passare in Aula, ecco perché l’attenzione va mantenuta alta. Soddisfatti la presidente Debora Serracchiani, il presidente del Consiglio Franco Iacop e il senatore Pd Carlo Pegorer.

«Una conferma alla Specialità del Fvg che consolida il ruolo della nostra Regione nell’ambito del sistema italiano delle Autonomie. L’approvazione degli emendamenti a tutela delle prerogative statutarie delle Autonomie – dice Serracchiani – è un passaggio importante, che riconosce la storia e i valori della Specialità. Abbiamo contribuito in modo rilevante a conseguire questo risultato e proseguiremo seguendo da vicino l’iter del testo di legge in Aula. E la prossima settimana porterò la posizione delle Regioni e Province autonome rappresentandola m Commissione bicamerale parlamentare per le questioni regionali, nella convinzione comune conclude la presidente – che le Autonomie sono un vantaggio per il Paese».

Gioco di squadra è il messaggio di Pegorer: «II testo uscito dalla commissione conferma il ruolo delle Autonomie anche nella nuova Costituzione. È un risultato importante frutto del lavoro di noi tutti, parlamentari e non. Ci aspetta comunque il confronto in Aula e quindi va tenuta alta l’attenzione».

Con gli emendamenti si rafforza la necessità di un’intesa Stato-Regioni. «Cosi – sottolinea Iacop – viene riconosciuta l’intangibilità delle Specialità regionali e il valore negoziale del rapporto, anche rispetto all’esercizio di nuove competenze, della nostra Regione e delle altre autonomie speciali verso lo Stato, in un processo di suddivisione di responsabilità e di coinvolgimento condiviso nell’affrontare anche questioni derivanti dalla crisi economico-finanziaria del Paese».

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