Il Piccolo - 29 luglio 2014. Di Ugo Salvini
Premiati i magnifici sei “Giuliani nel mondo”
Lidia Bastianich: «Queste cose fanno bene al cuore». Giuricich: «Spero che i giovani imparino da noi
La soddisfazione per un premio «che ci farà ricordare questa giornata per tutta la vita». L’emozione per una cerimonia che si è svolta nella sala del Consiglio regionale, alla presenza delle maggiori cariche istituzionali del Friuli Venezia Giulia. La nostalgia perché, nel contesto dell’evento, sono stati rievocati i passaggi salienti del loro percorso umano e professionale. È stata una mattinata dalle tante emozioni quella vissuta ieri dai sei “Giuliani nel mondo” – Lidia Bastianich, Konrad Eisenbichler, Claudio Ferranda, Nicolò Giuricich, Ruggero Melan e Dario Nelli che assieme ad altri 26 corregionali anche loro emigrati all’estero nel dopoguerra, sono stati i protagonisti della cerimonia intitolata ”Omaggio ai protagonisti dell’emigrazione regionale all’estero”.
A ciascuno è stata consegnata la medaglia coniata per l’occasione dall’amministrazione regionale nell’ambito delle manifestazioni allestite per celebrare il cinquantenario della prima seduta dell’assemblea. «Voi siete gli ambasciatori della capacità e del valore delle nostre genti nel mondo», ha esordito la presidente della Regione Debora Serracchiani: «L’ amministrazione regionale guarda da sempre con particolare attenzione al fenomeno dell’emigrazione di tutte le generazioni. Per questi motivi, più volte nel tempo la nostra Regione ha legiferato cercando di favorire gli emigrati, per esempio creando corsi di sostegno per i figli che vogliono tornare qui, impegnati a conservare il legame con la terra d’origine».
Il presidente del Consiglio regionale Franco lacop ha definito il Friuli Venezia Giulia «terra di emigrazione di eccellenza», precisando che «questa cerimonia è stata organizzata per esaltare il legame che unisce la comunità regionale ai suoi corregionali all’estero e ai loro discendenti». Subito dopo, i sei “Giuliani nel mondo”, accompagnati da Dario Locchi, Dario Rinaldi e Fabio Ziberna, rispettivamente presidente, presidente onorario e direttore dell’associazione, hanno espresso ciascuno il proprio pensiero. Konrad Eisenbichler, docente universitario di Italiano e Studi rinascimentali alla prima Università di Toronto, ha detto di sentirsi «rappresentante dei tanti Giuliani approdati in Canada, tutti meritevoli di questa medaglia». Ruggero Melan, pittore di arte astratta ed ex dirigente della Cee e della Ceca, ha sottolineato che «la cerimonia di oggi esprime la grande potenza dei triestini». Claudio Ferranda, proprietario di tre aziende a San Paolo del Brasile, ha lanciato un appello: «Triestini, prendete esempio da noi, ritrovate la voglia di lavorare per il bene della nostra città». La nota ristoratrice Lidia Bastianich ha insistito su un concetto: «Vedere oggi evidenziate le qualità di noi Giuliani che siamo partiti come emigranti fa bene al cuore. Cerchiamo di essere tutti più vicini». Nicolò Claudio Giuricich, proprietario di un’impresa edile in Sud Africa con 350 dipendenti, ha stimolato i giovani: «Spero imparino da noi». Dario Nelli, direttore a Melbourne del gruppo editoriale II Globo – La Fiamma, ha spiegato che «la rete dei Giuliani nel mondo può operare per offrire opportunità di lavoro ai discendenti di coloro che sono partiti nel dopoguerra».
In precedenza i sei erano stati ricevuti in Municipio dal sindaco, Roberto Cosolini: «Oggi cogliamo un’occasione – ha detto il sindaco – per ringraziarvi per avere saputo tenere alta l’immagine della Comunità giuliana. Ritengo che Trieste possa far tesoro di tante professionalità, organizzando una riunione con i giovani per trasmettere queste preziose esperienze. Auspico che nel 2015 si possa realizzare un primo appuntamento».