Messaggero Veneto – 28 luglio 2014. Bambini Saharawi
Dal Friuli un aiuto ai bambini del deserto
Dieci giovani ospiti dal campi profughi del popolo Saharawi, nel deserto algerino nei pressi di Tindouf, sono stati accompagnati alla scoperta della regione
Tavagnacco. L’obiettivo è aiutare i bambini nati e cresciuti nel deserto, per garantire loro, benché soltanto per qualche settimana, le cure e l’alimentazione di cui necessitano e che nel loro Paese mancano o difettano. Per farlo, però, c’è bisogno di denaro. E per trovarlo, occorre fare leva sulla solidarietà della gente.
È quanto sperano i volontari della “Pentalux onlus Maurizio Chittaro” che, anche quest’anno, hanno curato il “ponte” tra il Friuli e i campi profughi del popolo Saharawi, nel deserto algerino nei pressi di Tindouf, e organizzato l’accoglienza di un gruppo di dieci giovani ospiti alla scuola elementare di Tavagnacco, dal 19 luglio al 3 agosto.
Ieri, per i sei maschietti e le quattro femminucce – tutti di 10 anni d’età – sbarcati in Italia per trascorrere la loro prima vacanza di benessere e salute è stata un’altra giornata di festa. Con loro, ad accompagnarli da un capo all’altro della regione, ci sono il presidente dell’associazione, Loris di Giorgio, diversi altri amici e volontari e un altro “figlio” del deserto che, coinvolto a sua volta nel progetto di volontariato e cooperazione internazionale una quindicina di anni fa, aveva poi deciso di trasferirsi stabilmente a Modena.
«Il programma prevede gite e incontri molto semplici, ma per loro del tutto inediti ed emozionanti – racconta al riguardo di Giorgio -. Siamo stati a Sella Nevea, dove hanno visto per la prima volta la neve, e a Grado, a bordo dei gommoni della Lega navale. In calendario, anche bagni nel fiume e la visita al sindaco di San Daniele». Oltre all’appuntamento di domani, rivolto a chiunque abbia piacere di conoscerli e finalizzato anche alla raccolta di fondi a sostegno delle iniziative di Pentalux, porte aperte dalle 19, nella scuola di via Dell’Asilo, a Tavagnacco capoluogo, dove la serata proseguirà con la cena solidale.
L’ideale, poi, sarebbe di riuscire ad arruolare nuovi volontari al fine di coinvolgerli in queste benemerite iniziative. «Non si tratta di ospitare i bambini a casa propria – spiega infine il presidente -, ma soltanto di andarli a trovare a scuola, per giocare o cucinare insieme, accompagnandoli anche nelle attività esterne all’istituto: dalle visite mediche, alla piscina e al museo».
Alla riuscita delle iniziative contribuiscono anche alcuni altri enti e associazioni, tra cui c’è anche il Comune di Tavagnacco.