Macroregione Adriatico-Ionica: pres. Iacop a workshop a Bruxelles

Macroregione Adriatico-Ionica: pres. Iacop a workshop a Bruxelles

(ACON) Trieste, 7 ott – Di “Strategia Europea” per la Macroregione Adriatico-Ionica e, in questo ambito, del ruolo crescente delle Regioni, si parla agli Open Days, il più grande forum sulla politica di coesione, giunto alla dodicesima edizione e in corso a Bruxelles fino al 9 ottobre.

La Adriatico-Ionica sarà, dopo la Baltica, la seconda macroregione europea. L’approvazione da parte del Consiglio europeo è ormai imminente. Ciò comporterà strategie, obiettivi, interventi di integrazione, piattaforme di sviluppo comuni.

In questo contesto il Friuli Venezia Giulia è coordinatore regionale di uno dei quattro pilastri strategici – quello identificato con il numero 2, che a livello nazionale è coordinato da Italia e Serbia – il cui obiettivo è creare reti di trasporti ed energia interconnesse e sostenibili, per migliorare sia i collegamenti interni all’area della macroregione, sia di essa con il resto d’Europa, per sviluppare la capacità competitiva. Nel Piano di azione del Pilastro 2 i punti chiave sono il trasporto marittimo, la portualità integrata, i collegamenti intermodali con l’entroterra sia per quanto riguarda i passeggeri che le merci, e le reti energetiche, con l’obiettivo specifico di rendere il mercato energetico interno interconnesso e funzionante sul piano della competitività, della sicurezza dell’offerta e della sostenibilità. Da tutto ciò discendono interventi ed azioni specifiche.

Oggi, al Parlamento europeo, un workshop mirato al tema ha visto l’intervento del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop (anche come delegato del Comitato delle Regioni) proprio sulla valorizzazione delle competenze regionali e il coinvolgimento del territorio nell’attuazione di azioni e progetti.

Iacop ha illustrato in particolare il contributo del Friuli Venezia Giulia nell’ambito dei collegamenti sottolineando che la strategia punta alla cooperazione più concreta ed efficace possibile attraverso, appunto, il coinvolgimento di diversi livelli di governo come dimostra l’impostazione del lavoro pilastro per pilastro. E quanto agli argomenti, oltre ai collegamenti, i temi sono quelli dello sviluppo del mare, della qualità, del turismo sostenibile.

Per realizzare questi interventi è essenziale – ha detto il presidente del Consiglio – non solo il coordinamento tra i vari livelli decisionali ma anche utilizzare il lavoro svolto dalle organizzazioni regionali e realizzare un vero coinvolgimento delle autorità regionali e locali, inclusi i Parlamenti regionali, le forze economiche e sociali, le università, la società civile. Dovrà essere anche rafforzata la capacità progettuale in maniera coordinata con tutti gli attori del territorio, selezionando innanzitutto i filoni di intervento che costituiscono un volano di sviluppo su scala macroregionale. Ma proprio per il ruolo di coordinamento ricoperto dal Friuli Venezia Giulia sul Pilastro 2 andranno valorizzate le sinergie con altre iniziative nazionali ed europee, anche nella prospettiva di quelle strutture di gestione – i cosiddetti steering group – di imminente creazione, che saranno istituite su ciascun pilastro dalle autorità nazionali e regionali in partenariato con la Commissione Europea.

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