(ACON) Udine, 9 feb – Il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha visitato a Cividale la mostra multimediale “Frammenti di memorie – Cividale del Friuli e la Società operaia durante la Prima Guerra mondiale” allestita nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti e ideata e realizzata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione (SOMSI) di Cividale.
L’esposizione, che ha il sostegno della Regione, ricostruisce a un secolo dalla Grande Guerra, gli anni dell’occupazione austroungarica in Friuli e a Cividale. Un racconto per immagini con fotografie e documenti inediti che ripercorre le tappe centrali della storia europea legata alla Grande Guerra, con la disfatta di Caporetto, l’annus horribilis 1917 e gli eventi del primo Novecento: i progetti di ferrovia transnazionale (Udine-Cividale-Caporetto e Cividale-Canale); gli aspetti poco noti della profuganza da Cividale e dal Friuli verso Firenze, Roma e altre città italiane; la presenza nella città ducale del Federmaresclallo Von Boroevic – il Leone dell’Isonzo – per l’inaugurazione del ricostruito Ponte del Diavolo; i nuovi provvedimenti che trasformavano i parroci in sindaci; i diari del decano di Cividale mons. Valentino Liva; il primo manifesto bilingue affisso a Cividale dagli occupanti austroungarici.
Uno sguardo retrospettivo sulla città e i luoghi legati al primo conflitto mondiale sul confine nord-est, ma anche alla società duramente provata dagli eventi, alle innovazioni tecnologiche che irrompevano sugli scenari bellici, ai precari assetti istituzionali.
Un grande plauso va alla SOMSI – ha sottolineato Iacop – per aver acceso in maniera così originale un focus speciale sulla comunità cividalese, per aver guardato i luoghi della quotidianità durante gli anni del conflitto, per averli raccontati con documenti d’archivio, diari, e immagini spesso inediti, per aver delineato nello scenario della Grande Guerra il tragico asse Cividale-Caporetto e la trasformazione di una cittadina agricola e artigianale in un presidio di guarnigione e comando del fronte bellico sull’alta valle dell’Isonzo.
Una iniziativa di ricerca storica, di divulgazione e di approfondimento che si inserisce con grande valore nel quadro degli eventi che la Regione promuove e sostiene in occasione di questo centenario e che si è avvalsa di significative collaborazioni. Un valore – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, esprimendo il proprio apprezzamento al presidente della SOMSI Mauro Pascolini e al Comitato tecnico scientifico che ha fondato le sue ricerche sulla consultazione anche di numerosi archivi, biblioteche e musei italiani e stranieri – che si esprime anche nella scelta di offrire una visione narrativa ed emozionale di quegli eventi proponendo infine anche un “percorso della pace” per riflettere sull’inutilità di tutte le guerre.
Davvero in questa mostra, i luoghi della Guerra sono visti con gli occhi della pace – ha concluso Iacop facendo sue le parole che accompagnano il titolo dell’esposizione – sintesi di un messaggio che deve tradursi in un impegno quotidiano per tutti.
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