CR: inaugurata mostra “Periferie dell’anima” di Ottavio Sgubin

CR: inaugurata mostra "Periferie dell'anima" di Ottavio Sgubin

CR: inaugurata mostra "Periferie dell'anima" di Ottavio Sgubin(ACON) Trieste, 14 apr – MPB – La mostra “Periferie dell’anima” dedicata alle opere del Maestro aquileiese Ottavio Sgubin, e ospitata fino al 14 maggio nella sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan a Trieste, è stata inaugurata dal presidente dell’Assemblea regionale Franco Iacop durante la pausa dei lavori d’Aula.

Un momento importante – ha sottolineato Iacop, affiancato dai vicepresidenti Cargnelutti e Grabrovec e numerosi consiglieri, oltre che da un folto pubblico – per l’attualità stringente del tema ricorrente nelle opere di Sgubin: i barboni, gli ultimi, gli invisibili, icone della precarietà esistenziale, presenze che fanno parte della nostra società e devono far parte anche del nostro impegno. Il tema ricorre incessantemente nella pittura degli ultimi vent’anni dell’artista e questa mostra, oltre che un omaggio, è un ringraziamento all’artista che con il suo personalissimo linguaggio espressivo ha dato contorni alla sua partecipazione alla condizione umana e raccontando il disagio della società lancia un messaggio che ci interroga, come individui, come comunità e quindi come istituzioni. Una provocazione a guardare e vedere, a capire, ad accogliere, a impegnarci per cambiare. Un messaggio, ha aggiunto Iacop, che risuona in un momento in cui le istituzioni regionali si apprestano a trattare argomenti legati a vecchie e nuove povertà.

Ad approfondire l’arte e i contenuti della pittura di Sgubin, don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano. Sulle tele si descrivono i vissuti, le esperienze, le denunce e le prospettive che abitano la profondità dell’essere umano, ha detto Di Piazza ponendo l’accento anche sull’atteggiamento di chi le osserva. Le opere esprimono la sensibilità del pittore, il suo percorso umano oltre che artistico. Ma capirle dipende anche dal modo in cui le guardiamo, se con il cuore o con distrazione e frettolisità. Se lo sguardo è profondo ci porta a metterci in relazione, perchè queste tele sono una provocazione a indifferenza, moralismo e solidarietà occasionale, poiché essere impegnati per una solidarietà autentica significa essere impegnati per la giustizia.

La riflessione di Di Piazza si è così spinta ad analizzare quanto anche nei nostri territori ci siano persone invisibili, rese tali da tanti meccanismi e che, a loro volta, si sottraggono alla vista della società perchè portate a identificarsi con la loro condizione di emarginati. E se si è abbassato il livello etico e culturale della società, occorre invece che essa riscopra la compassione e quel “I care” che significa che ciascuno di noi c’entra con i problemi.

Così la politica è chiamata a dare visibilità a chi è invisibile e a farsi carico dei suoi problemi, ha concluso Di Piazza. Un invito accolto da Iacop che, unendosi ancora una volta ai rinnovati ringraziamenti all’artista per la riflessione che fa scaturire dalle sue opere, ha confermato l’impegno a non abbassare l’attenzione.

La mostra è visitabile fino al 14 maggio nei giorni feriali dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; il venerdì dalle 9.30 alle 13.00; restano escluse le giornate in cui si svolgono le sedute del Consiglio regionale.

Foto Montenero. Da sinistra il vice presidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti, il Maestro Ottavio Sgubin, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il consigliere regionale Emiliano Edera.

Share

Commenti

comments

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono disattivati