(ACON) Trieste, 26 mag – AB – In apertura di seduta del Consiglio regionale, il presidente Franco Iacop ha ricordato l’ex consigliere Luigi Vidal, per tutti “Gigi”, sindacalista della CGIL della provincia di Pordenone, mancato all’età di 80 anni dopo breve malattia.
Nato a San Vito al Tagliamento da famiglia di contadini – ha sottolineato Iacop – anche per questo nella sua lunga esperienza di sindacalista e politico si battè sempre per assicurare condizioni di vita migliori ai meno fortunati. Iniziò la sua esperienza sindacale nel 1950 nell’ufficio di Federterra della CGIL di Pordenone, nel quale divenne interprete indiscusso nelle lotte dei mezzadri; passò poi al sindacato del tessile, dove si distinse per il notevole contributo dato per la difesa del posto del lavoro, in particolare del Cotonificio Olcese, della Filatura di Pordenone e di Torre e per alleggerire i carichi di lavoro alla Cantoni di Cordenons.
Sempre in prima linea, in tutte le diverse fasi delle vicende sociali e sindacali che hanno segnato la storia del territorio pordenonese – ha aggiunto Iacop – Vidal ha lottato caparbiamente per quel riscatto sociale che fu la sua pratica distintiva e permanente anche nell’attività di partito e nella rappresentanza istituzionale.
Consigliere comunale del PCI a San Vito al Tagliamento dal 1960 al 1963 e di Cordenons dal 1963 al 1993, dove ricoprì anche i ruoli di assessore e vicesindaco, il 6 marzo 1972 divenne consigliere regionale, subentrando al consigliere Coghetto, dimissionario, e fu confermato nella successiva legislatura, la quinta (1983-’89), sempre nelle liste del PCI, nella quale fu componente della Commissione trasporti, traffico e turismo e di quella Speciale per lo Statuto. Su sua proposta venne istituita a Palmanova la sede della Protezione Civile regionale, superando con la solita praticità la contrapposizione tra Udine e Trieste.
Luigi Vidal – ha concluso Iacop – nel suo percorso è stato sempre mosso da ideali di giustizia sociale e solidarietà umana, che per lui contavano ancor più e prima dei bisogni personali; aveva un profondo rispetto delle idee di ognuno e, pur sostenendo con forza le proprie, non ergeva mai muri ideologici, nemmeno nel periodo in cui gli scontri politici e sindacali erano accesi. Oltre che nel volontariato, negli ultimi anni ha curato la memoria storica di politico e sindacalista attraverso alcuni libri e film-documentari, ispirato dalla convinzione che le conquiste democratiche non sono mai definitive e che solo la cultura può fornire gli strumenti della comprensione.
Al termine l’Aula ha rispettato un minuto di raccoglimento.