(ACON) Trieste, 17 ago – MPB – Accoglienza, tra emergenza e integrazione. Su questi aspetti del problema si è incentrato l’incontro che il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha avuto a Udine con i vertici della Caritas dell’Arcidiocesi udinese, il direttore don Luigi Gloazzo e il vicedirettore Paolo Zenarolla. L’accoglienza di profughi e immigrati è un tema quotidiano e come tale va affrontato fuori dalla banalizzazione di certi slogan – ha evidenziato don Gloazzo lamentando purtroppo la mancanza, in merito, di una vera deontologia comunicativa che si traduce spesso in disinformazione, facendo dell’immigrazione – e della accoglienza che ne deriva – un problema anche culturale e di comunicazione, appunto. A preoccupare la Caritas – che attraverso la sua Mensa riesce a distribuire quotidianamente anche oltre 300 pasti a pranzo e circa la metà a cena, e che mette in campo molti altri sostegni – c’è il rischio che venga meno fra la gente quella cultura della solidarietà che ne regge l’attività, minata dalla distorsione di situazioni e fatti derivante da una informazione non appropriata.
Gloazzo legge i dati dell’accoglienza in un orizzonte europeo con un confronto confortante rispetto alle situazioni di altri Paesi e Regioni del centro nord Europa, e sottolinea che nella gestione degli interventi serve una regia che non lasci spazi all’improvvisazione. La strada è quella di favorire un coinvolgimento simultaneo dei vari soggetti, dalla Caritas alla Croce Rossa, al più ampio associazionismo, per una reale coesione operativa anche fra chi fa accoglienza.
Istanze raccolte da Iacop che ha sottolineato la necessità di sviluppare la coesione sociale di fronte a un fenomeno di dimensione europea, e che ha condiviso l’idea di una valorizzazione del ruolo degli Ambiti che con le Prefetture sono convenzionati e che hanno le necessarie strutture gestionali, e questo sia per mettere in rapporto reciproco chi opera sul territorio, sia per utilizzare al meglio i servizi. E ‘ importante, infatti, fornire indirizzi e strumenti per un migliore controllo del territorio.
Quanto alle iniziative della Caritas, anche la raccolta degli indumenti usati negli appositi contenitori e le donazioni di generi alimentari, non solo attraverso la rete delle parrocchie, per sostenere la Mensa, sono azioni che hanno un grande valore sociale. Proprio la Mensa di Via Ronchi, sostenuta per un terzo con le donazioni, un terzo dal Comune di Udine e un terzo con l’otto per mille, potrà diventare sempre più un luogo di servizio organizzato per meglio conoscere e affrontare il disagio sociale, ed essere una risposta al vero bisogno più che alla generica richiesta; e questo nell’ottica di un adeguato coordinamento con le misure messe a punto dal Consiglio regionale attraverso le norme del sostegno al reddito di cittadinanza che viene a interessare un numero crescente di famiglie.