Messaggero Veneto – 17 ottobre 2015
Iacop: la riforma del Senato conferma le Regioni speciali
Il presidente del Consiglio: il nuovo articolo 116 della Costituzione concede alle
amministrazioni nuove competenze
«Nel processo di riforma costituzionale le Regioni e le Province autonome sono elementi confermati e ritenuti essenziali nell’ordinamento repubblicano, mentre si è inciso sull’assetto istituzionale eliminando le Province tra i soggetti costitutivi della Repubblica». Sono le parole del presidente del Consiglio, Franco Iacop (Pd), che guida anche la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome. Parole che Iacop ieri ha pronunciato a Roma intervenendo alla Giornata di studio sull’autonomia regionale speciale nel Titolo V in evoluzione, organizzata al Cnr dall’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie-Issirfa.
«Le Regioni a statuto speciale mantengono integre le proprie competenze statutarie», ha aggiunto Iacop. Che ha poi rimarcato che il Senato ha stabilito la reintroduzione del percorso di revisione degli statuti di autonomia, in un regime di confronto tra pari tra Stato centrale e Regioni. «Questo – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – porta con sé il fatto che nel nuovo assetto istituzionale non solo le Regioni e le Province ad autonomia speciale ci sono, ma anche che la revisione degli statuti non è dettata in funzione di un adeguamento passivo bensì rispetto a una rivisitazione, una sorta di tagliando, dell’efficacia dello strumento-principe e delle funzioni che le autonomie speciali hanno». Altro elemento sul quale Iacop ha insistito è quello sulla natura pattizia del processo di revisione con una procedura che dia centralità ai Consigli regionali da un lato e al Parlamento dall’altro, evitando azioni unilaterali o iniziative individuali.
Il presidente del Consiglio si è quindi soffermato sulla previsione della cosiddetta autonomia differenziata, nel nuovo 116 della Costituzione, che concede a tutte le Regioni italiane – quelle ad autonomia speciale comprese – nuove competenze. «In quel modo ha precisato Iacop – si mette fine alla conflittualità all’interno del sistema regionale tra Regioni ordinarie e ad autonomia speciale. La giornata di studio sull’Autonomia regionale speciale nel Titolo V ha dato l’opportunità a Iacop di evidenziare un obiettivo importante «raggiunto, o più che semplicemente mantenuto, anche a dispetto di qualche ordine del giorno accolto un po’ troppo precipitosamente nell’ambito della riforma costituzionale del disegno di legge Boschi e cioè che le Autonomie sono elementi ritenuti essenziali nell’ordinamento repubblicano». E il commento di Iacop prova anche a spegnere le polemiche attorno al ddl Boschi e ai continui allarmi sulla perdita dell’Autonomia regionale. Un assalto alle Regioni a Statuto speciale esiste, non solo a Roma e non solo da parte del Pd, ma con ogni probabilità non vedrà la luce in questa legislatura.