(ACON) Gorizia, 21 nov – RCM – La Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha terminato la due giorni che ha organizzato a Gorizia per confrontarsi su temi quali la finanza pubblica, i vincoli europei, gli equilibri di bilancio delle Regioni, l’evoluzione dei controlli della Corte dei conti.
Al Coordinatore nonché presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, il compito di tracciare alcune note conclusive.
Tra il 2011 e il 2014 – ha rammentato Iacop -, abbiamo assistito all’assegnazione di un ruolo più centrale di controllo alla Corte dei conti, ma anche alla complessiva armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio diretta a rendere i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili e aggregabili. E anche su questo versante si è consolidata l’interlocuzione con la Corte dei conti. Il percorso verso un modello ottimale del sistema dei controlli e del ruolo delle Assemblee e dei Governi regionali alle decisioni di spesa richiede, ovviamente, tempi lunghi e va attuata sperimentando strumenti da correggere a seconda dei risultati conseguiti.
Anche dalle riflessioni emerse durante questo incontro abbiamo capito che dobbiamo assolutamente uscire e svincolarci dalla riforma del Titolo V della Costituzionale. Il regionalismo inizia una sua fase nuova, che tra l’altro non può prescindere dall’affacciarsi delle macro-regioni in ambito europeo che portano le sfide su altri piani.
Iacop si è detto d’accordo sul ruolo dei controlli, sul non dover dimenticare che si parla di risorse che vengono sottratte al cittadino e dunque è doveroso un loro corretto utilizzo, ma – ha aggiunto – dobbiamo vivere in un quadro di risorse e di regole certe, e dove anche il supporto formativo è indispensabile. Con la Corte dei conti ci deve essere uno spirito cooperativo e collaborativo per i controlli e nella scrittura delle leggi, senza che questa diventi una antagonista.
Quattro le linee guida, per Iacop, verso cui andare: – perfezionamento degli strumenti di dialogo preventivo che le Regioni, a livello istituzionale ma anche tecnico, stanno avendo con i soggetti chiamati al controllo e di cui l’esperienza sta dimostrando la necessità; – rafforzamento delle funzioni di valutazione a livello regionale da parte delle assemblee legislative; – confronto continuo e coordinato delle Assemblee legislative in seno alla Conferenza, e raccordo tra essa e gli organismi centrali di controllo. In tal senso andrebbe sostenuta la previsione della possibilità di partecipazione alla procedura di richiesta e di acquisizione dei pareri delle associazioni rappresentative degli enti territoriali e la diretta intestazione alla Sezione delle autonomie dell’attività consultiva; – potenziamento delle sinergie con gli organi di controllo esterno (in primis la Corte dei conti) e un coinvolgimento di tipo consultivo anche nella fase legislativa, che può agevolare i legislatori regionali a compiere (in linea con la nuova agenda europea sulla Better regulation e con le funzioni di valutazione delle politiche pubbliche) scelte sostenibili e compatibili con il benessere dei territori.
Infine, Iacop ha affermato che anche se il riordino costituzionale non è ancora definito in senso formale, la valutazione delle politiche pubbliche assegnato al Senato rappresentativo delle Regioni permetterà di elaborare nuovi strumenti, di carattere più strutturale e selettivo, di partecipazione dei legislatori alle decisioni di spesa, consentendo un più penetrante controllo anche qualitativo della spesa. Su questo fronte, le Assemblee legislative regionali stanno già sperimentando procedure, istituti e strumenti tesi a produrre conoscenze utilizzabili in seno al processo legislativo regionale.
20 Novembre 2015, ore 18:11
(ACON) Gorizia, 20 nov – AB – Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop, coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali italiani, ha aperto la prima delle due giornate di studio sul coordinamento della finanza pubblica e l’evoluzione dei controlli nelle autonomie territoriali, ospitate a Gorizia, a palazzo Attems Petzenstein e organizzate dalla Conferenza dei Consigli e dal Consiglio regionale FVG, con il patrocinio della Provincia di Gorizia.
“Il tema sul quale oggi ci si confronta – ha esordito Iacop – ha senza dubbio il sapore della sfida per i diversi soggetti istituzionali che hanno accolto l’invito: una sfida alla qualità e competenza del legislatore regionale e nazionale; una sfida a rendere maggiormente efficiente ed efficace il sistema dell’amministrazione; una sfida a rendere maggiormente significativo, particolarmente nell’attuale contingenza socio-economica, quel sistema di vasi comunicanti tra amministrazione attiva e sistema dei controlli”.
“In un flash di sintesi, la sfida è accompagnare la crescita, seppur ancora timida, facendo diventare il sistema pubblico, per qualità ed efficienza, un motore di sviluppo, una chance in più per i cittadini, le famiglie, il mondo produttivo e del lavoro. Come elemento di contesto, è rilevante la scelta di discutere di questo tema in una delle sedi di un’Istituzione territoriale, alla presenza dei rappresentanti della Corte dei conti, ed è altrettanto significativo che la stessa Corte lo abbia condiviso. Ciò rappresenta un segnale di potenziamento delle scelte di condivisione rispetto a un tema divenuto di estrema importanza istituzionale, politica ed amministrativa”.
“Del resto – così ancora Iacop – lo stesso presidente Squitieri, nel discorso di apertura dell’anno giudiziario in corso, ha sottolineato l’importanza dell’interlocuzione e della collaborazione con le Istituzioni e gli organismi rappresentativi degli enti territoriali, in particolare la nostra Conferenza. Proprio grazie a tale mutuo riconoscimento e profondo rispetto per le prerogative di ciascuna istituzione coinvolti, il sistema dei controlli diventa a sua volta propulsivo di politiche di crescita e sviluppo”.
“Rilevante – ha evidenziato Iacop – è anche la concomitanza temporale del seminario con la chiusura in terza lettura del disegno di legge di riforma costituzionale, che impone una riflessione sull’evoluzione del ruolo di controllo affidato alla Corte dei conti sulle Autonomie, a partire dal decentramento decisionale, sino alle modifiche del 2012 per il recepimento del principio del pareggio di bilancio in Costituzione con la riforma dell’art. 81 e per l’introduzione di un nuovo sistema di controlli sulle regioni, per finire alla rilevanza della funzione di controllo che lo stesso legislatore è chiamato a esercitare attraverso la valutazione delle politiche pubbliche e di impatto delle politiche Ue sui territori affidata al nuovo Senato. Così sinteticamente delineato, si comprende quel tema dei sistema dei vasi comunicanti tra funzione di controllo e amministrazione attiva che si evoca all’inizio”.
“L’occasione di queste due giornate di studio – questo il giudizio del presidente Iacop – può effettivamente essere utile per offrire spunti di riflessione sulla questione di fondo di quale debba essere un sistema di controllo della spesa pubblica efficace, partendo dalle esperienze maturate a livello centrale e territoriale in questi tre anni, capace di coniugare i principi di autonomia e responsabilità di tutte le componenti della Repubblica cui competono le scelte di policy con forme innovative di interazione collaborativa tra il controllore e i controllati”. “Come sappiamo, il controllo sulle Regioni previsto dal decreto legge n. 174/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 213/2012, (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali) ha assunto in questi primi anni – per ragioni connesse alla crisi socio economica e ai tristi e noti fenomeni di mala gestio dei contributi da parte dei Gruppi consiliari – il ruolo di primo piano nell’agenda politica regionale e per la pubblica opinione; il ruolo centrale svolto dalla Corte dei conti in tale contesto e il dialogo stabilito con le Regioni in sede di attuazione ha portato a valorizzare gli spazi e i momenti di collaborazione e coordinamento a livello centrale, sia da parte delle Regioni attraverso le sue Conferenze sia con la sezione delle Autonomie della Corte dei conti”.
“Superata oggi la criticità dello stato iniziale – ha concluso Iacop – le Istituzioni coinvolte stanno riacquisendo quello spazio di credibilità e autorevolezza per ricercare il punto di caduta ottimale nella maggiore interazione tra le priorità politiche dell’Ente e i meccanismi di presidio che garantiscono maggiore qualità della decisione politica. Il presente e il prossimo futuro devono essere rappresentati dalla capacità, per le Regioni, di valutare l’effettiva funzionalità delle politiche intraprese di responsabilizzazione dell’ente, anche attraverso lo sviluppo di misure più conformi alle funzioni di controllo svolte dai Consigli regionali, che potranno essere il fulcro di miglioramenti delle decisioni di spesa adottate stimandone il loro costo in termini di semplificazione, opportunità e efficacia delle scelte di finanza pubblica territoriale”.
Per approfondire:
- 21 Novembre 2015 Gorizia: finanza pubblica, Peroni e altri interventi conclusivi (2)
- 21 Novembre 2015 Gorizia: finanza pubblica, conclusioni presidente Iacop (1)
- 20 Novembre 2015 Gorizia: convegno finanza pubblica, interventi e fine lavori (4)
- 20 Novembre 2015 Gorizia: convegno finanza pubblica, presidente Corte dei conti (3)
- 20 Novembre 2015 Gorizia: convegno finanza pubblica, presidente Iacop (1)
- 20 Novembre 2015 Gorizia: convegno finanza pubblica, presidente Serracchiani (2)