(ACON) Trieste, 16 dic – MPB – Due iniziative culturali al via negli spazi espositivi del Consiglio regionale, a Trieste: al termine della seduta antimeridiana dell’Aula impegnata nella manovra di bilancio, il presidente del Consiglio Franco Iacop insieme all’assessore alla cultura Gianni Torrenti, ha inaugurato la mostra “Le parole della cultura” frutto della collaborazione integrata tra Consiglio e Istituto regionale per il patrimonio culturale (Ipac) e la rassegna di presepi proposta come ogni anno a Natale dall’Unione delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia, quale rappresentativa selezione dei presepi esposti a Villa Manin.
Una mostra, quella organizzata dall’Ipac, che mette in evidenza – ha sottolineato Iacop – i contenuti dell’enorme patrimonio ereditato dalla quarantennale attività del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali, con l’obiettivo di rilanciarla in una più ampia prospettiva. Una mostra intimamente legata al patrimonio culturale e al paesaggio del Friuli Venezia Giulia con la quale il Consiglio regionale dà simbolicamente il via alle iniziative per il quarantesimo anniversario del terremoto.
Le innovate prospettive dell’Ipac si realizzano – ha spiegato a sua volta Torrenti – anche con l’autonomia riconosciuta all’Istituto rispetto alla direzione regionale, nutrendosi altresì del patrimonio di conoscenza ed esperienza delle persone che vi lavorano e dei loro individuali percorsi formativi. Una realtà importante che ci viene riconosciuta a livello nazionale come buona pratica – ha aggiunto l’assessore ringraziando per il lavoro finora svolto e per quanto sarà realizzato in futuro. La mostra e il catalogo che la documenta sono nati dall’idea che il patrimonio culturale è un bene comune e che un bene popolare è l’identità di un territorio; nell’insieme consentono ai visitatori di conoscere questa attività per capitoli e parole chiave che in un’era digitale individuano la posizione on line dei concetti: un abbecedario, un glossario, che si snoda in una sequenza di termini che compone un vero e proprio lessico in grado di rappresentare e di rimandare agli ambiti di lavoro, ai progetti, alle ricerche, agli interventi di documentazione condotti dal Centro di catalogazione, e alla sua enorme mole di esperienze ora trasferite all’Ipac.
Sono le parole che passiamo alle nuove generazioni perché se ne facciano garanti e le riempiano di ulteriori significati. Così la direttrice dell’Istituto Rita Auriemma ha sottolineato l’importanza dei processi di informatizzazione di questo archivio, che raccoglie una produzione di eccellenza secondo un sistema integrato e organico che si qualifica come un prezioso strumento di conoscenza condivisa e partecipata e che proprio per la digitalizzazione può essere apprezzabile tanto attraverso il tablet d’un turista quanto al monitor del pianificatore, e in questo modo promuovere la valorizzazione del patrimonio, la ricerca, la sua divulgazione. Una visione globale del patrimonio culturale che pone al centro il paesaggio, la sua conservazione e pianificazione.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2016.
La rassegna dei presepi – ha poi detto Iacop – rimanda a una tradizione viva e crescente quanto a qualità dei manufatti e numero dei partecipanti e confermata anche dal successo del Giro Presepi che le Pro Loco rinnovano ogni anno in un percorso sempre più articolato di siti. L’obiettivo – ha sottolineato il presidente dell’Unione regionale delle Pro Loco, Valter Pezzarini, è di conservare e animare una tradizione diffusa coltivando i valori della nostra cultura cristiana, della pace e della famiglia.