(ACON) Trieste, 30 mar – MPB – La Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari, presieduta da Franco Iacop e presente l’assessore Gianni Torrenti, ha incontrato le rappresentanze sindacali delle Camere di commercio di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste e delle due Aziende Speciali, Concentro della CCIAA pordenonese e Funzioni Delegate della CCIAA di Udine, in merito alla riforma delle Camere di commercio.
A preoccupare i lavoratori gli effetti della legge nazionale 124 del 2015 di riforma della Pubblica amministrazione, che ha già investito pesantemente il sistema camerale con la riduzione delle entrate di diritto annuale e la previsione di una forte riduzione del numero delle Camere sul territorio. L’atteso decreto delega di attuazione della riforma delle CCIAA potrebbe comportare ulteriori pesanti tagli all’operatività degli enti e del personale, considerando che le rappresentanze sindacali sono escluse dalle trattative in corso tra Governo e Unioncamere nazionale.
Una richiesta di ascolto – è stato precisato dalla rappresentante della RSU della Camera di commercio di Trieste a nome anche degli altri tre enti – anche se la normativa è nazionale, perchè consapevoli del peso che la Regione può esercitare e perchè per la Regione svolgiamo funzioni delegate. Così, sottolineando il ruolo delle Camere di commercio nel rapporto con le imprese, anche in forza del loro essere collegate in rete nazionale, in grado perciò di offrire molto all’economia e all’import-export, e ricostruendo il percorso della riforma in atto, l’attenzione è stata focalizzata sia sulla previsione di riduzione delle entrate da diritto annuale grazie al quale le Camere ora si finanziano fino all’83%, mentre il taglio previsto è pari per le 4 CCIAA a
26 milioni di euro, ovvero risorse che non potranno ricadere sulle imprese; sia sulla riduzione delle funzioni camerali che del personale, con una preoccupazione in più perché anche la mobilità verrebbe vista in un’ottica nazionale, con opportunità piuttosto limitate nel contesto regionale. Da qui l’auspicio che da parte della Regione possa essere considerato un percorso affinché anche le Camere possano entrare gradualmente nel comparto unico.
Puntualizzazioni anche da parte del rappresentante della RSA dell’Azienda Speciale Concentro, perché con il taglio del diritto annuale dal 1 gennaio 2017 non sarà più in grado di fare promozione territoriale, e della RSA Funzioni Delegate che ha evidenziato come il personale che resterà a casa sarà anche privo di ammortizzatori sociali. Una penalizzazione grave, considerando che due delle quattro Camere hanno fatto la fusione ed ora chi è stato più virtuoso risulta maggiormente colpito.
L’incontro con la Conferenza dei capigruppo, quale rappresentanza politica dell’intero Consiglio regionale, è stata concordata – ha spiegato Iacop – con i presidenti Renzo Liva e Alessio Gratton delle Commissioni consiliari I e II, sedi nelle quali dovrà essere approfondita. Oggi, come rappresentanza del Consiglio regionale, facciamo propria questa situazione che andrà compiutamente valutata – ha precisato il presidente del Consiglio auspicando un collegamento tra Commissioni, in particolare la II, e Giunta per affrontare la situazione sulla base di una politica regionale in tema di Camere di commercio.
L’Amministrazione pubblica – ha aggiunto Iacop – è soggetta a tagli rilevanti alle risorse, ma la nostra attenzione è rivolta affinché ciò non vada a discapito dell’occupazione.
E di necessità di salvaguardare i posti di lavoro ha parlato anche il capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi.