(ACON) Trieste, 9 ago – MPB – Un sentito “in bocca al lupo” alla friulana Chiara Cainero, che venerdì prossimo disputerà la sua gara di tiro a volo alle Olimpiadi di Rio 2016, giunge anche dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.
Un messaggio alla campionessa di skeet individuale, ma anche a tutto lo sport, in particolare a quello femminile purtroppo non sempre ovunque valorizzato come meriterebbe:”Seguiamo con grande partecipazione e affetto i giochi olimpici ove la rappresentanza del Friuli Venezia Giulia nella compagine italiana degli atleti è rilevante – più che doppia – in rapporto alla consistenza numerica della popolazione regionale. Come doppia, con dieci atlete, è la componente femminile rispetto a quella maschile nella squadra olimpica partita dalla nostra regione”.
Numeri importanti che, a Rio, assieme a quelli dei sei atleti partecipanti a settembre alle Paralimpiadi e dei cinque tra tecnici e giudici/arbitri internazionali provenienti dalla nostra terra, – sottolinea Iacop – “evidenziano la passione e la dedizione per lo sport che da sempre il nostro territorio sa esprimere e che vanno costantemente crescendo; numeri che ci riempiono di orgoglio, proprio anche per la nostra presenza femminile che conferma una tradizione che ci ha regalato tante emozioni e soddisfazioni in molte altre competizioni e che ci dimostra come lo sport possa davvero essere il simbolo della capacità di esprimere e affermare doti e motivazioni individuali al di là degli stereotipi, dei luoghi comuni, delle banalizzazioni, in una dimensione in cui l’atleta, donna o uomo che sia, si misura fino in fondo prima di tutto con se stesso”.
“Con l’in bocca al lupo a Chiara Cainero, il cui medagliere personale costruito nella sua carriera sportiva è già stellare, rivolgo anche un appassionato incoraggiamento alle ragazze e alle donne a vivere l’esperienza sportiva come luogo di crescita personale, riconoscendo tutto il valore dello sport agonistico femminile che, nella sua dimensione nazionale, in questi giorni sta conquistando spazi nuovi nello scenario olimpico regalando grandi emozioni anche quando non cornate, magari per un soffio, dalla salita sul podio”.