(ACON) Trieste, 13 ott – AB – In occasione della settimana europea delle Regioni e delle Città, in corso di svolgimento a Bruxelles, l’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha promosso una serie di iniziative per i quarant’anni dal terremoto in Friuli e i sessanta dalla strage di Marcinelle: il Consiglio regionale era presente con una delegazione guidata dal presidente Franco Iacop.
Due mostre storico-fotografiche, accompagnate dalla proiezione di un video sul sisma del 1976, sono state inaugurate nella capitale belga, nella sede di rappresentanza della Regione FVG e alla Sala Grand’ Place, quest’ultima in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo.
In questi giorni siamo qui, in Belgio – ha esordito il presidente Iacop – per ricordare due eventi che sconvolsero la nostra regione a distanza di pochissimi anni: il terremoto che quarant’anni fa, nel 1976, colpì il Friuli, facendo quasi mille vittime e distruggendo case, fabbriche, chiese, musei, scuole, infrastrutture, mettendo in ginocchio un intero tessuto produttivo, e del quale questa iniziativa ne è fedele testimonianza, e il disastro di Marcinelle, della miniera di carbone di Bois du Cazier, dove l’8 agosto 1956 perirono 262 minatori, di cui 136 erano italiani, sette dei quali nostri corregionali.
Come non possiamo dimenticare quella che è stata la più grande tragedia dell’Italia del dopoguerra, il disastro dei Vajont, del quale proprio domenica ricorreva il 53° anniversario, una tragedia di enormi dimensioni, che spezzò la vita a quasi 2000 persone, 500 delle quali erano bambini. Il ricordo di quella notte del 9 ottobre 1963 è ancora vivo in tutti noi, come è altrettanto viva nella nostra memoria la furia distruttrice del Tagliamento e delle due alluvioni che negli anni ’60 colpirono soprattutto Latisana: la prima, giovedì 2 settembre 1965, provocò undici vittime e danni ingentissimi, 10 miliardi di lire dell’epoca; la seconda un anno dopo, venerdì 4 novembre 1966, quando anche Firenze fu invasa dalle acque dell’Arno.
La nostra presenza qui in Belgio vuole quindi rendere omaggio a tutti coloro che persero la vita in un momento storico difficile, caratterizzato da una pesante condizione economica alla quale non sfuggiva il Friuli Venezia Giulia. Oggi siamo qui a ricordare con grande commozione e immutato dolore le vittime di queste tragedie, per il rispetto che dobbiamo a loro e per non consegnarle all’oblio. Dobbiamo mantenere viva la memoria come riconoscimento al coraggio di chi ha saputo rimboccarsi le maniche e andare avanti. Quel coraggio che ha sostenuto la nostra gente per superare tutte queste terribili prove e che ne è il suo segno distintivo, senza il quale non sarebbe stato possibile affrontare e vincere tragedie di queste dimensioni.
Foto Regione Fvg