Iacop: «Ritengo sia un vero peccato che le diversità di vedute e sensibilità presenti nel PD non si possano risolvere all’interno del partito, arricchendo il partito stesso, ma siano la causa – o la scusa – di strappi insanabili. Essere un partito democratico dovrebbe consentire di metabolizzare, senza conseguenze negative, anche le posizioni apparentemente più distanti».
Trieste, 21 febbraio 2017. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, esponente di rilievo del Partito Democratico regionale con incarichi istituzionali a livello nazionale ed europeo, esprime profondo disappunto per un dibattito che è sfociato in manifestazioni esteriori di divisione e contrasto tali da minare l’unità del partito.
«La logica del confronto e del rispetto delle dinamiche democratiche – afferma Iacop – dovrebbe garantire la voce e la rappresentanza anche delle istanze minoritarie, le quali non dovrebbero mai condurre a motivi di conflitto e incomunicabilità tali da portare alla definitiva rinuncia del dialogo fino a intraprendere la via dell’abbandono».
«Il Partito Democratico rischia di vedere limitata la propria capacità di essere forza di riferimento principale nel nostro Paese proprio in un momento in cui non solo il quadro nazionale ma anche quello europeo e internazionale (anche alla luce dei recenti accadimenti come ad esempio l’emergenza migrazione, la Brexit, l’elezione del presidente Trump) richiederebbero politiche serie, non demagogiche, valutate con forte impegno verso contenuti europeisti, solidali e di inclusione sociale».
«L’augurio – conclude Iacop – è che in queste ore prevalgano sentimenti di responsabilità e di unità di azione politica, pur all’interno di un confronto che è fisiologico possa essere anche duro, rinunciando però a contrapposizioni che talvolta hanno il sapore di diatribe personali».