(ACON) Novi Sad (Vojvodina, Serbia), 24 nov – COM/AB – Novi Sad, capoluogo della Vojvodina, è la prima città in Serbia ad aver ospitato una delegazione del Comitato delle Regioni dell’Unione europea, per un incontro che ha dato un ulteriore segnale dell’impegno della Serbia verso le riforme richieste per l’adesione all’Unione europea.
La delegazione del Comitato delle Regioni era guidata da Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del FVG, che ha incontrato diverse autorità istituzionali della Vojvodina, con i presidenti della Provincia Igor Mirovic, e dell’Assemblea provinciale Istvan Pasztor.
Iacop ha avuto parole di elogio per questa iniziativa affermando che molti dei benefici dell’adesione all’Ue si faranno sentire in tutta la Serbia, nelle sue città, nelle regioni. L’invito di Novi Sad – ha aggiunto – dimostra che le autorità nazionali, provinciali e locali della Serbia comprendono che l’adesione all’Ue è un progetto in cui tutti devono essere coinvolti e da cui tutti possono ottenere positivi risultati.
L’incontro di oggi – ha aggiunto Iacop – è un ulteriore segnale della determinazione della Serbia e dell’Unione europea di far progredire i negoziati di adesione. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha più volte affermato nelle scorse settimane che la Serbia potrebbe aderire l’Ue entro il 2025 e, a luglio, il quarto vertice dei Balcani occidentali tenutosi a Trieste ha confermato che i Paesi di quella regione ora lavorano molto più strettamente insieme.
Sono passi molto importanti – ha sottolineato Iacop – la Serbia ha bisogno di una prospettiva europea e l’Ue ha bisogno di sapere che la Serbia è impegnata nella stabilità regionale: questo incontro assume quindi il significato di una dichiarazione sulla necessità di una buona cooperazione tra i livelli di governo nazionale, provinciale e locale in Serbia. La legislazione europea è molto attenta al ruolo delle città e delle regioni, quindi il successo della Serbia come membro dell’Ue dipenderà dall’avere amministrazioni efficaci e efficienti a livello provinciale e municipale. Da politico in una regione di frontiera – ha detto Iacop – vorrei sottolineare che l’appartenenza all’Unione è un’opportunità importante per le regioni di confine e, in particolare, per le minoranze.
Proprio sul ruolo e i diritti delle minoranze nazionali Iacop ha concluso citando il motto dell’Unione europea: “Unità nella diversità”. Oggi abbiamo discusso anche dei diritti delle minoranze nazionali – ha affermato – e ho avuto modo di constatare come la Vojvodina rappresenti un caso emblematico di come differenti minoranze possano vivere assieme condividendo valori comuni.
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